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Dacia chiude un anno da record e nel futuro la formula non cambia

Dacia ha chiuso l'anno commerciale 2023 con il saldo positivo, ma non è tempo di fermarsi. Il 2024 sarà ricco di novità, tra conferme e debutti importanti

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Per il Gruppo Renault l'anno appena concluso può essere archiviato con il sorriso, perché ha posto fine a un periodo negativo, iniziato con l'abbandono del mercato russo, dopo il conflitto innescato da Putin in Ucraina, che fruttava mezzo milione di veicoli all'anno, secondo bacino di vendite dopo il mercato europeo. Dunque, nel 2023 la crescita è stata del 9%, con 2,235 milioni di esemplari a marchio Renault venduti nel globo, tra auto e veicolo commerciali. A questo exploit ha contributo fortemente anche Dacia, Brand della galassia, che ha collezionato una crescita del 14,7%, grazie a 653.000 vetture vendute. L'Italia, come nel recente passato, si conferma uno degli approdi di riferimento per il marchio di origine romena. Non a caso, nel Bel Paese occupa il primo posto tra le preferenze dei privati, stessa cosa accade anche in Francia, Portogallo, Belgio, Romania e Marocco.

Modelli di successo

A trainare le vendite di Dacia ci ha pensato Sandero, la compatta della gamma, vera regina del mercato anche nel 2023 con le sue 270.000 unità (+18% rispetto al 2022). Per il settimo anno di fila, tra l'altro, è risultata la vettura più acquistata dalle famiglie nel Vecchio continente. In scia alla Sandero troviamo con 201.000 esemplari la Duster, un po' in calo rispetto ai numeri del recente passato, ma ancora sul podio dei SUV più scelti dai privati. All'orizzonte c'è comunque la spinta propostiva che dovrebbe innescare la terza generazione di questo modello, che dovrebbe esordire entro la prossima estate, con un prezzo sicuramente competitivo: a partire da 22.900 euro.

Registra un'ottima performance, a livello di volumi, anche la Jogger che si migliora del 66% rispetto all'anno precedente (anche se ha esordito nel corso del 2022 e come parametro non può essere preso l'intero anno solare), grazie alle 94.000 unità vendute. A completare il cerchio ci pensa la Spring, la terza elettrica più venduta tramite il canale retail, con i suoi 62.000 esemplari prodotti (+26%). Tuttavia, sarà difficile confermare questi numeri, perché la piccola Dacia dovrà fronteggiare due bacini importanti, come Germania e Francia, diventati ostili. Il primo ha rinunciato agli incentivi di stato, mentre il Paese transalpino ha escluso la Spring dalle politiche di sostegno alla conversione perché fabbricata in Cina. La produzione, fra le altre cose, non verrà trasferita in tempi brevi, come confermano da Dacia.

Dacia e il concetto di "value for money"

Dacia si è affermata negli ultimi anni come miglior compromesso qualità-prezzo, anche detto "value for money". Questo concetto non è destinato a sparire, la mission del Brand del Gruppo Renault resta la stessa, alla quale gli automobilisti europei e italiani in particolare, si sono affezionati. Ovviamente, il domani sarà contraddistinto da una domanda sempre più incentrata sull'elettrico ma Xavier Martinet, responsabile marketing Dacia, rassicura tutti dicendo che la filosofia che ha portato così successo al Brand non è destinata a essere archiviata. Nel corso dell'anno dovrebbe debuttare la nuova Dacia Spring, che potrebbe restare in una fascia di prezzo interessante, intorno ai 20.000 euro. Poche altre EV possono vantare un costo di listino così accessibile, neppure la prossima e affascinante Renault 5, con la quale non entrerà in competizione.

Niente paura neppure sul fronte GPL, un'alimentazione che ha dato fortuna e prosperità a Dacia. In Italia, il 70% delle immatricolazioni è stata bi-fuel, anche se molta attenzione sarà rivolta anche alle opzioni ibride. Quello che conta per il Marchio è sicuramente la redditività, insieme ai volumi. La loro speranza è di marciare ancora in doppia cifra.

L'attesa Bigster entro la fine dell'anno

Si erano perse le tracce della Bigster, sorella maggiore della Duster, ma durante la conferenza in occasione della presentazione dei risultati commerciali, il suo nome è comparso come piatto forte. Il SUV ci sarà e farà il suo esordio in scena entro la fine del 2024, in anticipo rispetto ai rumors che parlavano di un ipotetico 2025. Questo veicolo sarà cruciale perché, oltre a rappresentare una sorta di ammiraglia della Casa, andrà a battagliare con concorrenti agguerrite come la rinnovata Ford Kuga, Toyota Rav4 e Honda CR-V. Inutile parlare di come sarà tecnicamente e di cosa avrà da offrire, sarebbero solo speculazioni.

Meglio aspettare i prossimi mesi, quando il Gruppo Renault fornirà delle informazioni più chiare. Per quanto riguarda la fascia di prezzo, si potrebbe ipotizzare intorno ai 25.000 euro. Anche in questo caso, però, meglio stare cauti.

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