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È tempo di Borsa, i massimi non devono spaventare: 7 strumenti da usare

Il consiglio più tradizionale è di non entrare mai in un mercato ai massimi. Ma in una stagione molto rialzista è difficile dire quando si è veramente al top. Ecco come muoversi

È tempo di Borsa: i massimi non devono spaventare

Il picco delle Borse è stato a metà settimana, inevitabile una lieve flessione delle quotazioni verso il fine settimana: non foss’altro per la cosiddetta "presa di beneficio". Cioè la lana della pecora ogni tanto la si deve tosare. Ma se dovessimo usare uno sguardo un po’ più prospettico, potremmo dire che il rally sulle Borse è in corso - più o meno ininterrotto - dal 2008. A Wall Street l’indice Dow Jones ha sfondato i 40mila punti. Un record assoluto. Ma il Toro si è manifestato su molte piazze, anche europee. Milano compresa, anzi, Milano fra le prime e le più resistenti nelle performance di lungo periodo.

Due consigli per cominciare

  • Tra i consigli più tradizionali il primo è quello di non entrare mai in un mercato quando è ai massimi. Giusto; ma è anche vero che in una stagione molto rialzista (come quella che stiamo vivendo) è difficile dire quando si è veramente al top del rialzo.
  • Il secondo consiglio: non guardare mai agli investimenti in Borsa con lo sguardo del miope. Insomma, entra e aspetta. Senza troppa fretta.

In passato non tutti avevano la possibilità di fare un investimento in Borsa poiché era necessario disporre di grandi capitali e affidarsi ai consulenti del proprio istituto bancario – non sempre guidati da logiche non proprio trasparenti – ma oggi esistono diverse forme di intermediazione, a partire dalle piattaforme online per affiancare i risparmiatori nella composizione del proprio portafoglio di investimenti. Intendiamoci, la figura del consulente non è tramontata, anzi. Ma certamente sono molti che si affidano al web e alle sue suggestioni (ma dove spesso, nel backoffice, ci sono fior di consulenti).

Tre premesse prima di iniziare

Tre passaggi fondamentali prima di affacciarsi al mercato della Borsa:

  • Scegliere con cura il mediatore finanziario: la fiducia tra broker e cliente può sembrare un dettaglio scontato, ma si tratta di un aspetto troppo spesso sottovalutato. Sapere con certezza che il nostro consulente sta tutelando i nostri interessi è un diritto, diffidare da chi promette guadagni stratosferici in pochi giorni è un buon modo per mettersi al riparo dalle truffe.
  • Creare il proprio profilo investitore in modo accurato: le modalità di costruzione dei portafogli di investimento dipendono in larga misura dal nostro profilo investitore, che è una sorta di identikit che deve rispecchiare in modo onesto e fedele chi siamo e quali sono i nostri obiettivi finanziari. Non esiste un investimento giusto o sbagliato per tutti, ma solo un investimento in linea con le nostre aspettative e la nostra propensione al rischio.
  • Scegliere gli strumenti più adatti: nel mare magnum di strumenti finanziari è fondamentale comporre il proprio portafoglio con i prodotti più congrui per il nostro profilo, studiati per generare rendimento in modo controllato e adeguati al nostro orizzonte temporale e al budget che abbiamo a disposizione.

Sette strumenti da utilizzare

A questo punto si può iniziare, scegliendo gli strumenti da utilizzare, cioè tutti quelli commerciabili al mercato della Borsa. Quali sono? Moneyfarm riassume così le possibilità:

ETF

Gli ETF, fondi di investimento a gestione passiva quotati in borsa come i classici titoli, rimangono tra gli strumenti più vantaggiosi a disposizione degli investitori. Quando si acquista un ETF è come acquistare un paniere di titoli, e la performance dell’investimento è data dal risultato di tutti i singoli strumenti sui quali il fondo investe. Azioni

Quando si pensa di investire in Borsa, le azioni sono sicuramente i primi strumenti che vengono in mente. Per semplificare possiamo dire che acquistare azioni significa comprare le quote di un’azienda quotata in borsa, diventandone quindi shareholder e acquisendo il diritto non solo di partecipare agli utili della società ma anche di influenzarne le decisioni (in modo proporzionale rispetto al valore della quota che si possiede). Per investire in azioni è bene conoscere nel dettaglio l’attività della società di cui si vogliono acquistare delle quote.

Forex

Quando il trading online ha preso piede, il mondo del Forex è stato uno dei primi ad attrarre l’attenzione dei neofiti per via della sua apparente semplicità. Il Forex è il principale mercato valutario, è operativo dal lunedì al venerdì 24 ore su 24 così da coprire tutti i fusi orari globali e permettere a privati, società e banche di tutto il mondo di effettuare ogni giorno migliaia di operazioni. La caratteristica peculiare di questo mercato è che non vengono scambiate le singole valute, bensì coppie di valute: il Forex funziona seguendo il rapporto di cambio tra la valuta base e la valuta quotata, permettendo quindi di puntare sulle oscillazioni di cambio.

Cripto

Che il principale difetto delle criptovalute sia l’estrema volatilità è cosa nota, ma molti sottovalutano un aspetto ben più preoccupante: la mancanza di una regolamentazione univoca e di un controllo da parte delle banche centrali, fattori che hanno permesso a truffatori e sedicenti guru di proliferare per anni sulle spalle degli investitori. Certo, è innegabile che chi ha investito in cripto diversi anni fa oggi è felicemente in possesso di un ricco patrimonio, ma chi volesse tentare la sorte oggi dovrebbe farlo con la massima prudenza.

Indici

Gli indici sono dei panieri che vengono utilizzati come benchmark e che funzionano come una sorta di “termometro” di un particolare settore o di una specifica asset class. Un indice azionario è, di fatto, la media ponderata di un determinato numero di azioni che soddisfano criteri specifici: per fare un esempio pratico basta pensare al FTSE Mib, l’indice azionario più significativo della Borsa Italiana e che racchiude le società italiane quotate con maggiore capitalizzazione.

Bonds

Da sempre considerate tra le forme di investimento più sicure (e, a dire il vero, anche tra quelle meno remunerative), le obbligazioni hanno il grande vantaggio di garantire all’investitore il rimborso dell’intero capitale: diversamente dalle azioni, le obbligazioni sono infatti dei titoli di debito, vale a dire dei prestiti che le società emittenti contraggono con i propri investitori per reperire liquidità sui mercati.

Materie prime

Nel corso della storia le commodities hanno ricoperto l’importante ruolo di beni rifugio (primo tra tutti l’oro), aiutando gli investitori a tutelare i propri patrimoni nei periodi di crisi.

Se, da una parte, l’acquisto fisico di materie prime è estremamente complesso per via delle difficoltà legate ai costi di trasporto e stoccaggio, dall’altra è possibile investire in commodities tramite strumenti evoluti come gli Etc (Exchange Traded Commodities) che replicano le performance di materie specifiche o dei loro relativi indici.

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