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Frase choc contro Vannacci, la provocazione di Porro e Cruciani: "Se fosse stata contro Scurati..."

Nicola Porro e Giuseppe Cruciani commentano la frase apparsa contro il generale Vannacci sulla chat di Giannini e il silenzio assordante della sinistra: ecco dov'è l'ipocrisia

Frase choc contro Vannacci, la provocazione di Porro e Cruciani: "Se fosse stata contro Scurati..."

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Ha destato grande scalpore la frase choc comparsa nel gruppo WhatsApp "Bella chat" - creato da Massimo Giannini - nei confronti del generale Roberto Vannacci, candidato capolista della Lega alle elezioni europee. Fra i vari attacchi indirizzati alla figura del generale, non sono mancate anche minacce, fra cui un "Uccidiamolo!" che ha lasciato a dir poco basiti. La polemica si è infiammata ancora di più a seguito del grande silenzio seguito alla notizia. Poche le prese di posizione e le condanne nei confronti della dichiarazione.

La provocazione di Porro e Cruciani

Tutto tace dalle parti del mondo della sinistra, sempre pronta a inalberarsi quando ad essere attaccati sono i suoi bieniamini. A far notare la cosa sono stati Nicola Porro e Giuseppe Cruciani durante "Un tavolo per due", la rubrica realizzata in coda alla trasmissione Quarta Repubblica. Com'è che tutta questa violenza è autorizzata quando si attaccano gli avversari politici?

"Mettiamo che ci sia una chat, chessò, fra La Russa, Sallusti, Porro e il sottoscritto in cui io criticavo il 25 aprile e qualcuno avesse scritto di Roberto Saviano o di Antonio Scurati 'uccidiamolo', secondo te secondo cosa sarebbe accaduto? Penso che ci avrebbe indagato la Procura", dichiara polemico Cruciani. "In questo caso Giannini ha preso le distanze, naturalmente. Ha detto che non si devono usare queste frasi. Però quella frase qualcuno l'ha scritta! Noi non pretendiamo di sapere chi l'ha scritta, perché non siamo dei novelli Davigo. Non pretendiamo di sapere chi ha scritto quella roba lì. Però nel caso contrario avrebbero messo a soqquadro la chat", aggiunge. "Avrebbero aperto un'indagine della Procura!", rincara Nicola Porro, d'accordo col direttore de La Zanzara. "WhatsApp avrebbe detto che sono stati violati i termini e le condizioni del contratto, avrebbe chiuso il profilo. Sarebbe successo un casino!".

Nell'analizzare la vicenda, Porro si domanda se effettivamente è possibile scrivere in una chat social di voler uccidere qualcuno. "Io non so chi ha scritto quella frase, e in che spirito l'ha scritta", dice Cruciani. "Vannacci è indagato per istigazione all'odio!", ricorda allora Porro, riferendosi alle indagini che riguardando il libro pubblicato dal generale. "Allora, se da una parte uno è indagato per istigazione all'odio...be', vorrei una par condicio! Come devo fare io in televisione!"

"A parti invertite sarebbero già state sequestrate la chat, sarebbe stato indagato chi ha scritto la frase e sarebbe stato reso noto alla stampa, etc etc...

", conferma Cruciani.

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