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Maltempo, allerta rossa in Veneto: case allagate e senza luce. Allarme anche in Lombardia

Fiumi in piena, allagamenti e allarme rosso della Protezione Civile: situazione particolarmente critica in Veneto a causa del maltempo, grosse criticità anche in Lombardia

Maltempo, allerta rossa in Veneto: case allagate e senza luce. Allarme anche in Lombardia

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Non accenna a placarsi l'ondata di forte maltempo che ormai da oltre 24 ore va avanti al Nord Italia con temporali, nubifragi, allagamenti e grossi disagi alla circolazione stradale e ferroviaria. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, segue con la massima attenzione l'evoluzione meteo per le criticità tra collegamenti ferroviari in Lombardia e Veneto. Molta preoccupazione anche dal presidente della Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, quest'ultima una delle più colpite dalle bombe d'acqua: in mattinata i soccorsi in gommone hanno salvato un senza tetto con l'acqua che arrivava fino alla vita oltre a una donna rimasta isolata con la propria bimba a Vicenza e portate in salvo grazie a un gommone da rafting.

Allerme rosso della Protezione Civile

La Protezione Civile del Veneto ha diramato uno stato di allarme rosso fino alle ore 14 di venerdì 17 su gran parte del territorio dal momento che sono previste intense precipitazioni in direzione di Nord-Est. Per questa ragione occhi puntati su molti fiumi e bacini specialmente quelli del Veneto orientale ma lo stesso discorso vale per i bacini del Po, anch'essi in allarme rosso. Di colore arancione, invece, l'allerta idrogeologica sugli altri bacini regionali. Intanto, fino alle ore 16 del 16 maggio sono stati 724 gli interventi dei Vigili del Fuoco tra le province di Milano (358), Monza Brianza (200), Padova (121) e Rovigo (45).

L'allerta dei Comuni di Vicenza e Padova

Le forti piogge creano apprensione a Vicenza: il Comune ha inviato un sms ai residenti spiegando di "spostare entro le 16 automobili e beni da interrati e piano terra lungo l'asta Bacchiglione e Retrone e in tutte le zone a rischio allagamenti". Preoccupa, infatti, il livello dei fiumi Bacchiglione, Retrone e Astico: per questo motivo la stazione ferroviaria di Vicenza è deserta a causa dell'interruzione a scopo precauzionale delle linee in direzione di Padova, Treviso e Schio. Fa paura anche il Brenta specialmente a Bassano del Grappa che nella notte ha alzato il suo livello a causa delle piogge di ieri ma la situazione rimane ancora sotto controllo.

Situazione critica anche a Padova con il vicesindaco del Comune, Andrea Micalizzi, che su Facebook ha sottolineato la situazione particolarmente delicata per le super piogge cadute in nottata. "Situazioni difficili in diverse strade e sottopassi allagarti. Acqua anche in abitazioni e locali sotterranei, taverne e garage. Tantissimi interventi effettuati in nottata e questa mattina da squadre di Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Polizia Locale. Tutte le squadre sono operative e stanno gestendo moltissime chiamate. In alcune zone della Città manca la corrente per guasti agli impianti o in via precauzionale".

Per quanto riguarda Venezia, invece, la cricità maggiore è attesa dall'oltre metro d'acqua (105 cm) attesi per questa sera intorno alle 20 e la contemporanea mancata attivcazione del Mose.

Bomba d'acqua in Veneto

"Siamo di fronte a fenomeni di precipitazioni eccezionali, che si sono abbattuti soprattutto nel vicentino, nel veronese e nel padovano. L’apertura dei bacini di laminazione ha permesso di evitare un disastro", ha dichiarato il l Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che da questa mattina si è riunito con l'Assessore regionale alla Protezione Civile e i tecnici della Regione per capire gli effetti del maltempo che colpiscono duramente da oltre 24 ore. "In poche ore dal tardo pomeriggio di ieri l’Arpav e la Protezione Civile del Veneto hanno registrato precipitazioni record: nella zona Pedemontana Vicentina e Veronese c’è stata una media 180 mm d’acqua, con punte di 229 mm, in sei ore". Allagamenti si segnalano in gran parte delle province venete: al primo posto c'è Padova con circa 26 Comuni colpiti seguita da Vicenza (24 Comuni), Venezia (16) e Verona (11). Nell'area di Vicenza tre bacini hanno rotto gli argini provocando locali esondazioni.

Nelle ultime ore, si sono aggiunte nuove dichiarazioni di Zaia che ha definito la situazione in Veneto "un autentico disastro, abbiamo messo in funzione tutti i bacini di laminazione, sei i bacini in funzione, cinque in provincia di Vicenza, uno in provincia di Verona: questo dà la dimostrazione dell'intensità della pioggia, in poche ore tanta acqua, abbiamo raggiunto una punta di 229 mm. Se non avessimo avuto i bacini oggi avremmo avuto i gommoni in giro per Vicenza".

Milano, condomìni a rischio esondazioni

Gli allagamenti ed esondazioni che ieri hanno interessato Milano sono destinati, se non si farà qualcosa di concreto, a ripetersi tutte le volte che un nubifragio di scatenerà sul capoluogo di regione: secondo la mappa del rischio idraulico del geoportale del Comune di Milano sono molte le zone della città che rischiano di finire sott'acqua se c'è un alluvione a causa della vicinanza con corsi d'acqua superficiali e sotterranei che oltre ai torrenti provocano rischi sui quali "è necessario agire con un'adeguata programmazione e non ricorrendo a piani d'emergenza", ha spiegato Leonardo Caruso, Presidente di Anaci Milano e Vice Presidente Vicario Anaci Nazionale -. Riteniamo pertanto sia assolutamente necessario attuare dei piani di manutenzione preventiva programmata attraverso un'analisi obiettiva delle strutture condominiali presenti in città, dove abitano migliaia di famiglie che non è possibile pensare di esporre al rischio delle calamità naturali o affidarle al caso".

Allerta per Lambro e Seveso

A causa delle reiterate condizioni di maltempo, il Centro Funzionale Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia ha spiegato che anche per tutta la giornata odierna rimane un'allerta arancione per criticità moderata che riguarda il rischio idrogeologico e rischio idraulico specialmente per i bacini Seveso e Lambro che ormai da molte ore hanno aumentato

la loro portata d'acqua con la vasca del Seveso che è stata svuotata (in parte) per consentire l'eventuale nuovo riempimento, senza criticità, per i fenomeni previsti nelle prossime ore e scongiurare esondazioni a Milano.

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