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"Sostenibilità? L'Ue intanto ci tassa"

Sostenibilità energetica, sì. Ma a che prezzo? I più autorevoli protagonisti dell'impresa e dell'economia a confronto su un tema di strettissima attualità. La diretta del Giornale.it da Genova

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Sostenibilità energetica, sì. Ma a che prezzo? L'importanza di una transizione green davvero "sostenibile" (sotto tutti i punti di vista) è l'attualissimo e scottante tema che apre ufficialmente l'evento organizzato da il Giornale a Genova. A Palazzo Ducale, nel cuore della città ligure, ne discutono Mario Tartaglia (Responsabile FS Research Centre Gruppo FS), Luigi Merlo (Presidente di Federlogistica-Conftrasporto) ed Elena Flor (Responsabile Esg Steering di Intesa Sanpaolo). Un parterre d'eccezione per approfondire l'argomento con i più autorevoli protagonisti dell'impresa e dell'economia. La conduzione del panel è affidata alla giornalista Hoara Borselli.

Borselli introduce il dibattito e la parola passa a Elena Flor. "Una banca deve finanziare la transizione, noi abbiamo fissato degli obiettivi e delle cifre di finanziamenti. Ad esempio 76 miliardi stanziati nel periodo 2021-2026. Ma il tema dei finanziamenti non esaurisce da solo il ruolo della banca. Le aziende vanno accompagnate nel fissare gli obiettivi della sostenibilità. Abbiamo aperto 14 laboratori per seguire le aziende in questo percorso". Borselli mette carne alla brace: ci sono nuove direttive e imposizioni europee che penalizzano la mobilità navale. Risponde Luigi Merlo: "Questo è un fallimento. L'Europa invece di sostenere la trasformazione ha deciso di tassare. Il risulato? Costi aggiuntivi e nessun beneficio. E il paradosso è che questa norma non è stata nemmeno sospesa con l'attuale crisi nel canale di Suez e il conflitto in Medio oriente. Noi chiediamo investimento in innovazione e ricerca. L'elettrificazione? Un paradosso. Oggi l'energia utilizzata per alimentare le navi in porto è prodotta dai carburanti tradizionali. Il nucleare può essere una soluzione molto intelligente. E anche l'eolico offshore in Italia può garantire molta energia. Queste soluzioni coinugano una visione europea spesso miope e i bisogni del mercato".

Interviene Mario Tartaglia: "Siamo in un guaio. Sostenibilità? Spesso è una parola vuota, pochi si rendono conto di cosa significa. E' un'esigenza che abbiamo di preservare un capitale per il futuro del mondo, è un concetto molto antropocentrico". Elena Flor riporta il focus sull'ambito bancario: "L'Europa sta andando in una direzione in maniera convinta, in America il tema è più politicizzato. Noi abbiamo aderito ad accordi che ci impegnano ad arrivare a emissioni zero entro il 2050. Siamo partiti dai settori più inquinanti e ne stiamo aggiungendo altri. Tutti gli anni controlliamo come sta andando il percorso e finora abbiamo avuto risultati molto importanti. C'è un impegno molto forte. Anche le scelte di finanziamento ne sono condizionate; siamo rigorosi ma allo stesso tempo preferiamo accompagnare certe controparti in questo percorso piuttosto che escluderle".

Borselli alza la palla sul tema del cambiamento climatico. Come affrontarlo? Merlo: "Il Mediterraneo è il mare che si scalda di più al mondo, l'altro elemento è l'incremento ciclico dei fenomeni atmosferici estremi. Quindi serve un sistema previsionale più puntuale e servono infrastrutture. Assistiamo poi a un fenomeno di erosioni dei porti, per cui servono investimenti e tecnologie molto resistenti. Anche le strade e le ferrovie che al Sud corrono lungo la costa sono minacciate dai cambiamenti climatici".

Interviene quindi Mario Tartaglia: "I sistemi di trasporto sono una causa dell'immissione di gas nell'atmosfera. Il trasporto ferroviario è molto vittima di questo processo, perché le ferrovie incidono per meno dell'1% in Italia. Siamo poco causa e vittime dei danni prodotti dall'inquinamento. Per noi l'obiettivo di ridurre al 50% le emissioni climalteranti è fissato al 2030. Dai nostri calcoli l'adattamento costa un quinto di quanto costerebbe la risoluzione dei danni prodotti dal cambiamento ambientale. Quindi non c'è un problema di costi, ma di strategie da adottare".

Tocca di nuovo a Merlo: "Il cambiamento è già in corso. L'intermodalità è importante, ma anche qui c'è un tema di infrastrutture. Da qui a dieci anni, una percentuale alta di autotrasportatori andrà in pensione e quello è un mestiere che nessuno fa più. Così come accadrà con i marittimi".

Conclude Tartaglia: "Servono visione e collaborazione per vincere questa sfida. Noi abbiamo margine per migliorare le nostre azioni ma dobbiamo stare attenti anon penalizzare noi stessi". E Borselli chiosa: "In questa transizione non dobbiamo lasciare nessuno indietro".

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