"I nuovi magistrati stiano 15 giorni in carcere". La proposta in Parlamento

L'iniziativa riprende una vecchia idea messa nero su bianco da Leonardo Sciascia più di 40 anni fa e ora cerca il consenso delle forze politiche: ecco di cosa si tratta

"I nuovi magistrati stiano 15 giorni in carcere". La proposta in Parlamento
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Quindici giorni in carcere da trascorrere obbligatoriamente tra i detenuti. È parte di una proposta ideata dell’Associazione "Amici di Leonardo Sciascia", presieduta dall’avvocata Simona Viola, da presentare in Parlamento, e che riguarderebbe tutti i futuri magistrati subito dopo avere vinto il concorso. L'iniziativa è copromossa dall’associazione "ITALIASTATODIDIRITTO", presieduta dall’avvocato Guido Camera, che ha contribuito attivamente a redarre il testo insieme a un gruppo di lavoro di avvocati e docenti universitari.

L'idea - e non è un caso il riferimento dell'associazione al suo nome - era già stata partorita da Leonardo Sciascia. Il celebre scrittore siciliano, in un editoriale pubblicato sul Corriere della Sera il 7 agosto 1983, a proposito delle disfunzioni della giustizia italiana, aveva infatti osservato che "un rimedio paradossale quanto si vuole, sarebbe quello di far fare a ogni magistrato una volta vinto il concorso almeno tre giorni di carcere fra i comuni detenuti. Sarebbe indelebile esperienza - proseguiva Leonardo Sciascia - da suscitare acuta riflessione e doloroso rovello ogni volta che si sta per firmare un mandato di cattura o per stilare una sentenza".

Nemmeno due mesi prima era stato arrestato Enzo Tortora, per quello che di fatto fu l'avvio di un doloroso percorso terminato soltanto nel momento della piena assoluzione del 15 settembre 1986 in Corte d’Appello, poi confermata definitamente nel 1987 in Cassazione. Assieme ad altre organizzazioni come la "Fondazione Internazionale per la Giustizia Enzo Tortora", presieduta da Francesca Scopelliti, compagna del presentatore e già senatrice, la Società della Ragione, guidata dall’ex parlamentare Franco Corleone, gli Amici di Sciascia e ITALIASTATODIDIRITTO lanciano la proposta.

Al momento la sottoscrizione ha visto l'adesione di +Europa, ma le associazioni desiderebbero aprire al consenso della maggioranza delle forze politiche. E viene posta all’attenzione del ministro Carlo Nordio, impegnato nella riforma della giustizia.

La "Proposta di Legge Sciascia-Tortora" è composta da due articoli destinati ai futuri magistrati: un tirocinio di quindici giorni di esperienza carceraria e lo studio della letteratura dedicata al ruolo della giustizia e del diritto penitenziario, in modo da comprendere concretamente come vive chi è privato della libertà. L'appuntamento è fissato alla Sala stampa della Camera dei Deputati domani alle ore 17.30 per la conferenza stampa di presentazione.

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