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Casillas,l'usato sicuro scaricato dal Real ma garanzia del Porto

Luigi Guelpa

Ai titoli di coda Iker Casillas non c'è mai arrivato. Neppure il giorno in cui, tra le lacrime, abbandonò il suo Real Madrid dopo essere stato scaricato come un ferro vecchio. Nelle merengues del rottamatore Benitez non c'era più posto per l'uomo delle imprese impossibili, delle 725 gare disputate e dei 18 trofei vinti. L'aziendalista veniva messo da parte dalla sua stessa azienda per far spazio a Keylor Navas, ma soprattutto, ironia della sorte, al quasi omonimo Casilla (oggi nel Leeds di Bielsa). Dopo oltre 1300 giorni Casillas è sempre al top, si è rifatto una verginità sportiva nel Porto, quando per alcuni la tappa portoghese veniva considerata una sorta di congedo dalle grandi platee. Alle sue spalle tramava l'irrequieto Sergio Ramos, più che mai concentrato (come oggi) nel preservare il ruolo di unico senatore dello spogliatoio Real. I due nel frattempo si sono chiariti. La loro è una pace armata, garantita dai 420 chilometri che separano Oporto da Madrid.

Il pubblico italiano ha imparato a riscoprire Casillas nel corso della gara di andata di Champions contro la Roma. Poco è cambiato in quello che gli addetti ai lavori di mezzo mondo hanno considerato per anni come alter ego di Buffon. All'Olimpico è stato superlativo in un paio di circostanze. Domani proverà ancora una volta a tenere in piedi la baracca, sperando negli acuti di Brahimi, Soares e Fernando per ribaltare il risultato. Eppure il percorso lusitano non era cominciato nel migliore di modi. Alcuni compagni di squadra erano convinti che volesse soltanto svernare e raccattare qualche rotolo di moneta sonante, ma alla prova dei fatti Casillas ha continuato a fare il Casillas, e anche oggi, con una carta di identità che recita "nato il 20 maggio 1981", tra i pali non ha rivali. Hanno persino provato a mettergli davanti un certo José Sá, ma dopo poche giornate la porta è tornata sua. Nel 2016 lasciò la nazionale, per far spazio ai giovani De Gea e Kepa, ma non più tardi di qualche settimana fa il ct Luis Enrique è tornato a parlare di Iker e di un suo possibile ritorno tra le furie rosse.

In giro non ci sono fenomeni e Casillas si sente tutt'altro che un pezzo d'antiquariato.

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