Cronaca locale

"Io davanti a lui? Cosa farei...". Chi è la ragazza anti-Salvini

Adesso Giulia Viola Pacilli racconta cosa è successo dopo quella foto col cartello "Meglio buonista e p... che fascista e salviniana"

"Io davanti a lui? Cosa farei...". Chi è la ragazza anti-Salvini

Adesso parla lei. Dopo aver esposto un cartello anti-Salvini durante una manifestazione ("Meglio buonista e p... che fascista e salviniana"), Giulia Viola Pacilli ha deciso di dire la sua dopo la bufera scoppiata per la sua foto sul profilo facebook del ministro degli Interni. Ha 22 anni e lavora a teatro. Vive nella provincia di Milano e politicamente ha le idee chiare: contesta la linea di Salvini. E così non usa giri di parole e rivendica la scelta di quel cartello al corteo buonista di Milano: "Il tema di questa manifestazione era lo stesso dell'anno scorso e mi sembrava l'occasione più adatta per rispondere in maniera diretta a tutti quelli che mi avevano insultata per mesi, tra l'altro dandomi della buonista e della puttana. Il mio messaggio era: preferisco essere così che come siete voi. Non mi fate paura, vado avanti a sostenere quella che, al momento, è una battaglia per i valori umanitari", ha affermato a Open.

Non è la prima volta. Già lo scorso anno era finita sui social (anche sul profilo di Salvini) per un altro cartello simile. E ora, dopo il suo quarto d'ora di celebrità con quello slogan in mezzo alla piazza, affonda il colpo su Salvini: "È una persona che dovrebbe farsi carico della tutela di tutti i cittadini. Non mi ricordo un politico che dal dopoguerra abbia avuto un atteggiamento simile". Infine su un eventuale incontro con il ministro ha le idee chiare: "Credo che per prima cosa dovrei fare un respiro profondo, e contare fino a dieci. Gli chiederei dove abbia sepolto la propria coscienza. Perché invece di occuparsi di ciò che è davvero importante per il Paese preferisce fare un post su Facebook. Gli direi che l'Italia per cui lui urla tanto e di cui pensa essere il capitano non è tutta quella che invece esiste. Vorrei dirgli che l'Italia è anche quella che è scesa a Milano in piazza, per la pace e l'umanità. E che siamo nel 2019, che le idee di odio contro cui abbiamo manifestato sono destinate a morire. Non capisco perché si ostini così tanto a voler tornare indietro e fermare la storia". Insomma lo scontro di certo non si chiude qui..

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