Cronaca locale

In 150 oratori milanesi cominciano le vacanze

Gli unici luoghi davvero aperti per ferie nella città torrida che si svuota? Probabilmente saranno i 150 oratori cittadini che questa estate gestiranno circa 30mila ragazzini dai sei ai quattordici anni appartenenti a famiglie che non possono permettersi le vacanze. La richiesta cresce insieme al montare della recessione. Tanto che il Comune corre ai ripari e, per una estate a tutto oratorio, ha già stanziato 500mila euro a favore delle parrocchie cittadine.
Ma cos’è l’oratorio estivo? «Soprattutto gioco - risponde don Samuele Marelli, direttore della fondazione diocesana che gestisce gli oratori milanesi - ma anche danza, laboratori, gite, pranzi e merende insieme, preghiera e riflessione». Della durata media di tre-quattro settimane quasi sempre a partire da metà giugno, l’oratorio estivo ha programmi ben collaudati, comuni a tutte le parrocchie: con un contributo medio di 50 euro a settimana comprensivi di assicurazione, quattro pranzi e altrettante merende più due gite (il martedì in una piscina estiva, il giovedì in località montane) lo svago e la compagnia per i più piccoli che restano in città sono assicurati. Sembrano davvero lontani gli anni in cui Paolo Conte cantava, a proposito della sua esperienza all’oratorio, «Quelle domeniche da solo, in un cortile a passeggiar»... «Quest’estate - dice don Paolo Brambilla, del Sacro Volto di via Borsieri, all’Isola - abbiamo già 110 iscritti, bambini e ragazzi dalla prima elementare alla terza media».
Tra le destinazioni del martedì, le piscine preferite quest'anno saranno Ondaland di Novara, Il Gabbiano di Limbiate, la piscina Santa Maria di Vigevano o ancora Le Vele di Brescia. Per le gitarelle del giovedì le destinazioni più gettonate invece saranno Minitalia di Capriate, Chamois, nei pressi di Cervinia, oppure i piani di Artavaggio, il Pian dei Resinelli o ancora il parco sospeso (tra gli alberi) di Gromo, le miniere di Pezzan, vicino a Treviso, o l’Alpe del Vicerè, a Como.
Ma sempre più spesso l’oratorio estivo diversifica la sua attività organizzando, oltre alle iniziative in sede, vere e proprie vacanze in campeggi, alberghi o rifugi alpini insieme al Don col suo seguito di animatori e assistenti. Un boom di proposte con prezzi che vanno dai 150 ai 280 euro, secondo destinazioni e programmi. E così se gli oratori S. Martino e SS. Nome di Maria, di via dei Canzi e di via Pitteri organizzano fino al 23 luglio più turni di vacanza a Vezza d’Oglio, in alta Val Camonica, l’oratorio di S. Maria Bianca della Misericordia in piazza San Materno, porterà i ragazzi in Val di Saas, in Svizzera. Tutti luoghi vicino a parchi, boschi, tracciati per passeggiate, ruscelli e laghi. E ancora, gli oratori San Nicola (Dergano) Santa Maria del Buon Consiglio (Bovisa) e Santi Giovanni e Paolo se ne andranno a Clavière e disporranno di un albergo in autogestione dal 4 all’11 luglio. Invece gli oratoriani di S. Michele Arcangelo e S. Rita di via dei Panigarola, faranno campeggio a Campo Tures, in provincia di Bolzano. «Le giornate in vacanza - dice un accompagnatore - saranno all’insegna del tempo libero, delle passeggiate in montagna e delle serate insieme. Naturalmente non mancheranno la Messa giornaliera e i turni di ramazza per la pulizia di ambienti e stoviglie».
Si potrebbe continuare a lungo: l’oratorio San Protaso di via Osoppo, a luglio porterà i suoi ragazzi a 1628 metri di quota a Barthelemy, in Valle d’Aosta, per un soggiorno presso la casa della Diocesi (niente walkman o videogiochi, raccomanda don Antonio ai genitori) mentre l’oratorio del SS. Redentore di via Palestrina farà tre turni settimanali in Val di Susa e l’oratorio di San Vito al Giambellino organizzerà dal 22 luglio al 6 agosto, un campo di lavoro in Abruzzo, in questo caso gratuito, per dare una mano ai terremotati.
E chi non può pagare? «Siccome queste iniziative hanno sempre un alto valore formativo - dicono in coro i responsabili degli oratori milanesi - nessuno dovrà sentirsi escluso».

Traduzione: se non hai i mezzi ma vuoi partecipare, parla col tuo parroco, vedrai che la soluzione si trova.

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