Cronaca locale

Il 20 novembre torna la domenica a piedi. Si replica per Stramilano e Giro d’Italia

L’amministrazione verdearancione aveva promesso una domenica ecologia al mese, ed eccovi serviti. Per le prossime date - dicembre è esentato per via delle feste - se ne parlerà in primavera, a partire dal 25 marzo

Il 20 novembre torna la domenica a piedi. Si replica per Stramilano e Giro d’Italia

Domenica 20 novembre tutti a piedi. Questa volta però non sarà solo Milano a bloccare la circolazione ma una ventina di comuni dell’hinterland. Ieri mattina l’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran ha incontrato infatti una quarantina di sindaci dei comuni di prima cintura per mettere a punto un calendario di domeniche di educazione ecologica e parallelamente una serie di iniziative perché la domenica a piedi sia una giornata di festa. Detto fatto.
L’amministrazione verdearancione aveva promesso una domenica ecologia al mese, ed eccovi serviti. Per le prossime date - dicembre è esentato per via delle feste - se ne parlerà in primavera, a partire dal 25 marzo. «Abbiamo proposto un cambio di atteggiamento verso le giornate a traffico controllato - spiega l’assessore Maran -. Alcuni Comuni che, per diverse ragioni, avevano mostrato forti rigidità, oggi si sono invece rivelati molto interessati. Nei prossimi giorni raccoglieremo le adesioni formali per il calendario che tiene conto della concomitanza di eventi importanti che coinvolgono Milano e l’hinterland». La prossima giornata educativa sarà il 25 marzo in concomitanza con la Stramilano, seguirà il 15 aprile, giorno della Milano City Marathon e il 27 maggio per la tappa conclusiva del Giro d’Italia. Saltano gennaio e febbraio, che per colpa del riscaldamento storicamente registrano concentrazioni stellari di poveri sottili, tanto che lo scorso anno proprio a febbraio venne interdetta la circolazione ai diesel euro 4 senza filtro. Attenzione, non si tratta di provvedimenti antismog ma di educazione alla mobilità sostenibile. Allora perchè educare a mesi alterni? «Perché per organizzare iniziative per i cittadini - spiega il sindaco di Sesto San Giovanni Giorgio Oldrini (Pd) che aderisce alle domeniche a piedi - serve tempo. La nostra esigenza era quella di avviare un percorso condiviso, finalmente così è stato, quindi partecipiamo con convinzione. Poi sul fronte della lotta all’inquinamento servono misure strutturali». Continua a essere contrario al blocco del traffico, anche se organizzerà iniziative domenicali, il primo cittadino di Segrate Adriano Alessandrini (PdL): «Non avrebbe senso impedire ai nostri cittadini di usare la macchina quando Segrate è attraversata dalla Rivoltana e dalla Cassanese, strade provinciali che vedono passare migliaia di auto al giorno. Sarebbe un controsenso: finché non verranno chiuse le provinciali noi non bloccheremo la circolazione del nostro territorio. Detto ciò ho dato la mia disponibilità a organizzare degli eventi per la domenica del 20 novembre e le altre a piedi con spirito di collaborazione, così parteciperò a tutte le prossime riunioni che verranno convocate».
Contrario anche il sindaco di Basiglio, Marco Flavio Cirillo: «Le domeniche senz’auto rappresentano un provvedimento inutile sul fronte della lotta all’inquinamento, che serve solo per penalizzare le persone nel loro tempo libero e per fare cassa». In sostanza il fronte dei comuni di prima cintura si spacca a metà.

Sono circa 20 i sindaci che hanno dato la loro adesione e altrettanti i contrari.

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