Stile

La 500 compie 60 anni ma è sempre strepitosa E ora anche modaiola

Hydrogen ha realizzato la felpa in edizione limitata per celebrare il compleanno della piccola Fiat

La 500 compie 60  anni ma è sempre strepitosa E ora anche modaiola

Sulla strada per eccellere non ci sono limiti di velocità» sostiene David J. Johnson, psicologo dell'università del Michigan. Non ha limiti la mitica Fiat500, l'auto degli italiani e non solo che alla bella età di una pimpante sessantenne (è nata il 4 luglio del 1957) continua a essere simbolo di quel made in Italy che ha fatto la storia.

Nel frattempo ha conquistato anche il ruolo di icona di stile fortemente desiderata a tutte le latitudini. E come lei non ha limiti di velocità Alberto Bresci, stilista-imprenditore che con il brand Hydrogen ha segnato il territorio della creatività contemporanea.

L'ultima novità riguarda il lancio della limited edition 500byHydrogen, una felpa celebrativa dei sessant'anni della Fiat500, progetto realizzato con Lapo Elkan. Sono 1957 i pezzi che da ottobre arrivano nei negozi - gli icon store Hydrogen e alcuni selezionati multibrand - proponendosi in una versione molto accattivante: in primo piano c'è il logo storico della 500, poi all'interno si trovano due etichette realizzate con un particolare ricamo e una dedica speciale al cinquino, ma c'è anche l'esclusivo numero di serie riportato sul polsino.

«Lavorare con Lapo è molto stimolante, ci unisce una grande amicizia e un reciproco rispetto» dice Bresci parlando di una collaborazione iniziata quindici anni fa con un altro successo: la prima fortunata serie di felpe vintage che letteralmente spopolò. Ne furono realizzate 999 e messe in vendita al prezzo allora «folle» di 250 euro. «La nuova ne costa 300, solo il dieci per cento in più ma come allora la qualità è garantita perché prodotta in Italia con i sacri crismi della nostra eccellenza» dice Bresci che si definisce più un uomo prodotto che un puro designer. La velocità di pensiero e di azione di questo imprenditore quarantenne fa sì che la sua visione del business sia ad ampio spettro. Del resto Hydrogen per l'ottanta per cento è venduto all'estero e piace a un target diversificato, dai ragazzi ai sessantenni e oltre. «Lavoro sul concetto che ci vede premiati dal consumatore: il luxury sportswear e non mi sclerotizzo su rigide definizioni ma osservo, elaboro, propongo tenendo conto che oggi la moda la fa il consumatore», ribadisce. Per questa ragione guarda con attenzione a quanto «sfila» per strada, da Osaka a Londra, da Milano a New York ma ascolta molto anche i propri clienti, i negozi più all'avanguardia. «Pensando all'uomo del futuro che viaggia e che ha bisogno di capi intelligenti, facili da gestire ma al tempo stesso perfetti, trasformo concetti classici come quello dell'abito formale in qualcosa di contemporaneo, gli smoking li realizzo in tessuti tecnici e traspiranti», sottolinea colui che per primo ha cavalcato e vinto i competitor sul trend dell'athleisure inventato partendo con il suo marchio nel 2003.

«Non amo pensare a una sola fascia di persone, non sono ossessionato dai millenial ma colgo e proietto nel mio lavoro la fluidità dei nostri tempi» ribadisce parlando di come una tuta possa diventare abito e un abito avere la stessa confortevole attitudine di una tuta. Un mix vincente che ha fatto nascere collaborazioni di co-branding fra Hydrogen e molte importanti aziende. «Prossimo futuro? Fino a febbraio usciranno altre edizioni di felpe 500byHydrogen, special edition che come per le automobili, rappresentano nuove varianti.

Nel frattempo siamo sotto l'occhio di altri brand con i quali stiamo volutando nuovi progetti» racconta. Ma ora è tempo di lasciar correre i pensieri, andare in vacanza con la famiglia - moglie e bambini - di moderare la velocità e fare spazio al relax. Sempre che un tipo così ci riesca. Perché come dice Milan Kundera, «La velocità è la forma di estasi che la rivoluzione tecnologica ha regalato all'uomo». E Bresci non ha mai staccato il piede dall'acceleratore: una nuova linea dedicata al golf dopo l'alto gradimento di quella ispirata al tennis che ha visto in qualità di testimonial Fabio Fognini.

Senza parlare di tutte le collezioni Hydrogen Man, Hydrogen Woman realizzate in collaborazione con Alberto Biani, Hydrogen Kids, Hydrogen Eyewear che viaggiano a tutto sprint per le strade non convenzionali anche del motosport, del running e della palestra.

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