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Come abitare nel futuro La casa? Stampata in 3D

Cambia il rapporto architetto-cliente. Il forno si pilota da internet e per la serra sul balcone basta l'App

Valter Pagliarulo

La tecnologia intesa come l'abitare del futuro ha rappresentato un tema centrale nell'ultima edizione del Salone del Mobile. Design, scienza e sostenibilità hanno costituito un trittico inscindibile che ha caratterizzato molte aree espositive. A partire dal padiglione «Living Nature. La Natura dell'Abitare», sede principale della manifestazione nel centro cittadino e progettato da Carlo Ratti Associati in piazza del Duomo. È stato, infatti, realizzato un giardino nel quale, grazie a un sistema di controllo climatico, hanno convissuto contemporaneamente le quattro stagioni. Al suo interno la natura si trasformava in uno spazio domestico attraverso soluzioni innovative di arredamento.

Un'altra grande novità è stata la realizzazione della prima casa stampata in 3D al Fuorisalone. Il progetto «3D Housing 05» è stato ideato da Massimiliano Locatelli di Cls Architetti, in collaborazione con Italcementi, Arup e Cybe e con il supporto del Comune di Milano. Un'abitazione di 100 metri quadri (una zona giorno, una zona notte, una cucina, un bagno e un tetto vivibile) è stata costruita con un cemento supertecnologico e impreziosita da arredi in 3D, naturalmente.

Locatelli ha sottolineato come la stampa in 3D rovesci il rapporto tra architetto e committente. Quest'ultimo diverrà, a sua volta, creatore e artefice della propria abitazione. La casa sarà più flessibile e meno costosa. E potrà risolvere molti problemi anche in contesti emergenziali come terremoti o aree di guerra.

Lo Studio Boeri, invece, ha curato nello spazio ipogeo di The Mall la mostra «The Future of Living and the Planet of the Future» invitando alcune importanti aziende a lavorare su un'astrazione: vivere su Marte. Un viaggio metaforico in astronave che ha coinvolto i visitatori immergendoli in un'esperienza olistica attraverso video-installazioni ispirate alle atmosfere del pianeta rosso. SapienStone, brand del gruppo Iris Ceramica, ha presentato per l'occasione un top cucina in gres porcellanato che permette di cucinare, pranzare e lavorare sulla stessa superficie. Una soluzione dedicata al lifestyle contemporaneo che, anche in cucina, mescola spazi e funzioni d'uso.

L'Orto Botanico di Brera si è invece trasformato in smarTown, una città in miniatura, interconnessa e sperimentale, realizzata da Eni gas e luce in collaborazione con Centrica Hive. Programmare il riscaldamento, spegnere gli elettrodomestici e le luci e perfino controllare se i familiari sono tornati a casa è possibile grazie a luci a led, telecamere da interni, termostati e sensori controllabili da remoto.

Ecco perché molta sorpresa hanno suscitato le ultime novità in tema di Internet of Things applicate agli elettrodomestici. Ad esempio al Salone del Mobile è stato presentato il nuovo frigorifero Liebherr che grazie a un'App suggerisce le ricette a seconda dei prodotti che si trovano già in casa. Due telecamere consentono di sapere cosa si ha in dispensa e cosa manca. La funzione «party program», attivabile sul touchscreen, permette inoltre di accelerare il raffreddamento delle bevande in caso di feste o «improvvisate» degli amici.

Whirlpool ha presentato un forno che include Google Assistant, per un controllo della cottura da remoto. Parlando tramite l'assistente vocale si può far iniziare la cottura di un piatto mentre siamo comodamente seduti sul divano. Stesso discorso per la lavastoviglie Siemens gestibile tramite smartphone.

Anche chi ha l'hobby del pollice verde potrà sfruttare le opportunità della tecnologia.

L'azienda italiana Comprex ha sviluppato l'idea di un home natural garden insieme a Heragreen e al dipartimento di Scienze agrarie dell'Università di Bologna: si tratta di piccole serre da terrazzo che si controllano attraverso uno schermo touch oppure tramite l'apposita App.

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