Politica

Accoltellata al supermercato: arrestato per omicidio un collega

L’uomo incastrato dai pantaloni macchiati di sangue. Dalla cassa mancavano 5mila euro

Antonella Mollica

da Firenze

Ha ucciso Emanuela per 4.900 euro. Perché probabilmente lei lo aveva sorpreso a rubare dalla cassaforte del supermercato «Penny Market» dove entrambi lavoravano. Si chiama Leonardo Tovoli e ha 40 anni il presunto assassino di Emanuela Biagiotti, 32 anni, la vicedirettrice del discount uccisa il 16 dicembre scorso all’Isolotto, periferia di Firenze. A incastrarlo l’arma del delitto, un coltello da cucina ritrovato in una scatola di scarpe nel suo appartamento, e un paio di pantaloni che un’ora dopo l’omicidio sono stati portati in una lavanderia. I tecnici della polizia scientifica di Roma hanno rilevato tracce di sangue sia sulla lama del coltello da cucina che sui risvolti del pantaloni. Il fermo del pm Paolo Canessa è scattato la mattina della vigilia di Natale, a poche ore dal responso delle analisi.
Da giorni i sospetti della squadra mobile di Filippo Ferri si erano appuntati su di lui, un ex ispettore della catena di supermercati che da tre mesi era stato retrocesso a cassiere dopo la scoperta di alcuni ammanchi che avevano portato la direzione a denunciarlo. Da settembre era stato trasferito al Penny Market di Scandicci. Due sere prima del delitto era stato insieme a Emanuela alla cena di Natale con altri dipendenti del supermercato. Proprio in quell’occasione aveva saputo che la vicedirettrice venerdì mattina avrebbe aperto il supermercato da sola perché il direttore era impegnato all’inaugurazione di un nuovo negozio.
«Sono innocente, non ho fatto nulla», sono state le sue uniche parole davanti al pm prima di essere portato nel carcere di Sollicciano. Omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione è il reato ipotizzato. Secondo la ricostruzione degli investigatori Leonardo Tovoli sarebbe uscito di casa la mattina del 16 dicembre tra le 6 e le 6.30 con un coltello da cucina in tasca. Sapeva che nella cassaforte del supermercato c’era del denaro in contante che veniva usato per il fondo cassa la mattina all’apertura e per le piccole spese. Perché abbia ucciso potrà dirlo solo lui: forse è stato sorpreso dalla vicedirettrice dopo aver svuotato la cassaforte e aveva paura di essere denunciato.

Questa mattina dovrebbe esserci l’udienza di convalida del fermo davanti al gip.

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