Addio alla voce dei «Piccoli cantori»

S i è spenta mercoledì sera all'età di 94 anni, ma Niny Comolli continuerà a vivere nella voce di quei bimbi che furono la sua opera magistrale: «I Piccoli cantori di Milano». Il coro che, ormai anziana, affidò alla guida della nipote Laura Marcora nel 1985. Benemerita cittadina ed esempio di «ambrosianità», la musicista e compositrice Comolli sarà ricordata il primo febbraio nell'aula consiliare di Palazzo Marino con un minuto di silenzio e l'intervento del presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri.
Niny fu nel 1959 l'organizzatrice di quello «Zecchino d'Oro» che con un Mago Zurlì mantellato di stelle e lustrini riuscì ad incantare e far sognare generazioni di bambini, capaci di gratificare la loro innocente esistenza anche senza l'uso di internet e i telefoni cellulari.
Una maschilista Rai dei primordi si preoccupava di nascondere la Niny musicista con un paravento in quanto unica presenza femminile nell'orchestra dell'ente. «Nella famosa trasmissione L'amico del giaguaro - commenta la nipote Laura Marcora - mia nonna doveva suonare il pianoforte fuori campo per non apparire agli spettatori. Fino a quando un direttore della Rai disse: adesso basta»
Vulcanica, creativa, in continuo fermento di idee e con l'alternativa sempre pronta, Niny trovò la sua riscossa dietro le quinte creando sigle famose come Portobello, Bim Bum Bam e altre centinaia con Cristina D'Avena, componendo canzoni per topo Gigio ma anche per la sua Milano, come «La ballada del pover Toffin». Collaborò inoltre con il mitico Quartetto Cetra, Gino Bramieri, Bruno Lauzi, Pippo Baudo e Toquinho. La perfetta sintonia con la nipote Laura ha fatto sì che quest'ultima ereditasse la passione per il canto e per l'insegnamento ai «Piccoli cantori di Milano». «Con il canto i bimbi si divertono moltissimo - prosegue Laura - e ci teniamo che rimangano il più a lungo con noi. Anche quando succede che per qualche motivo familiare un piccolo non possa più pagare la scuola di canto».
I funerali di Niny Comolli si terranno domani nella basilica di Sant'Ambrogio.