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Adro, il sindaco assicura "Rimetterò i simboli"

Dopo la rimozione del Sole delle Alpi dalla scuola del bresciano, il sindaco ha assicurato che i simboli verrano rimessi presto: "C'è stata un'azione illegittima". Formigoni: "Indicazioni chiare dalla Gelmini"

Adro, il sindaco assicura 
"Rimetterò i simboli"

Adro - Non si placano le polemiche ad Adro, il paesino della provincia di Brescia nella cui scuola gli arredi erano decorati dal Sole delle Alpi. Dopo la rimozione dei simboli, il sindaco Oscar Lancini assicura: "Sicuramente verranno ripristinati e nel più breve tempo possibile: l’azione che è stata compiuta è illegale e illegittima, una prevaricazione di carattere istituzionale che non può essere lasciata fine a se stessa. Nessuno ha il diritto o il potere di prevaricare su scelte democratiche compiute dall’amministrazione democraticamente. Nessuno ha titolo di compiere questi atti e soprattutto in questa maniera, con una trattativa aperta con un’apertura che dava la possibilità di evitare uno scontro frontale in questa situazione". Non si sa ancora quando e come i simboli saranno: "Abbiamo preso appuntamento con l’avvocato per scegliere la procedura migliore: non vado fuori dalla legge e dalle mie competenze, come devono fare anche gli altri", ha spiegato Lancini.

"Simboleggia il territorio, non la Lega" Il Sole delle Alpi, secondo il sindaco, non è affatto un simbolo politico, ma rappresenta il territorio, perché "presente nel mio Comune dal 1600, presente nella nostra storia e nelle nostre tradizioni: non capisco perchè come sindaco di Adro devo rinnegare una parte fondamentale della nostra storia. Qui c’è persino nella chiesa parrocchiale sulla tovaglia che riveste l’altare maggiore". Lancini ha poi spiegato di non sapere quanto sia costato rimuovere i simboli.

La risposta di Formigoni Alle accuse di illegittimità della rimozione, risponde Roberto Formigoni, presidente della Lombardia: "Mi sembra che l’autorità preposta, che è il ministro dell’Istruzione, abbia dato indicazioni chiare e quindi il provveditore regionale degli studi si sta muovendo secondo le indicazioni legittime che il ministro stesso gli ha dato".

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