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Afghanistan, 37 italiani morti dal 2004

Con la vittima di oggi, sale a 37 il bilancio dei nostri connnazionali caduti nell'ambito della missione internazionale nel paese asiatico. Non tutti i morti però sono vittime di attacchi terroristici

Afghanistan, 37 italiani morti dal 2004

Afghanistan -  Quasi 40 morti dal 2004 a oggi. Tantissimi a causa di vili attentati terroristici, spessoeffettuati tramite bombe piazzate lungo i percorsi effettuati dai blindati dell'esercito. Ma non solo: 4 le vittime per incidenti stradali mentre ufficiale di Marina Bruno Vianini è morto il 3 febbraio 2005 precipitando con il suo aereo. Le morti più inusuali sono quelle di Carlo Liguori (2 luglio 2006), Alessandro Caroppo (21 settembre 2008) e Arnaldo Forcucci (15 gennaio 2009), stroncati da malori o arresti cardiocircolatori. Le vittime più misteriose invece sono 2: il 25 luglio 2010 muore, forse suicida, un militaresu cui ancora oggi si sta indagando; 11 ottobre 2005 invece muore Michele Sanfilippo per con un colpo alla testa, partito accidentalmente, nella camerata del battaglione.

Ecco l'elenco completo delle vittime cui va aggiunta la morte del militare ucciso oggi dall’esplosione di un ordigno improvvisato a 25 chilometri a nord di Shindand.

3 ottobre 2004: il caporal maggiore Giovanni Bruno, 23 anni, del Terzo reggimento alpini, è vittima di un incidente stradale mentre si trova a bordo di un mezzo dell'esercito nel territorio di Sorobi, a 70 chilometri da Kabul. Nell'incidente rimangono feriti altri quattro militari. 

3 febbraio 2005: l'ufficiale di Marina Bruno Vianini perde la vita nello schianto di un aereo civile sul quale viaggiava, tra Herat e Kabul. Il capitano di fregata aveva 42 anni.

11 ottobre 2005: muore il caporalmaggiore capo Michele Sanfilippo, 34 anni. Sanfilippo, effettivo al Quarto Reggimento Genio Guastatori di Palermo, viene ferito con un colpo alla testa, partito accidentalmente, nella camerata del battaglione Genio a Kabul. Muore poco dopo il ricovero in ospedale.

5 maggio 2006:  in seguito all'esplosione di un ordigno lasciato lungo una strada nei pressi di Kabul, muoiono il tenente Manuel Fiorito, 27 anni, e il maresciallo Luca Polsinelli, 29 anni, entrambi del Secondo Reggimento Alpini. I due soldati si trovavano a bordo di due veicoli blindati «Puma», a sud-est della capitale afgana, quando sono stati investiti dall'esplosione.

2 luglio 2006: il tenente colonnello Carlo Liguori, 41 anni è stroncato da un attacco cardiaco ad Herat.

20 settembre 2006: muore in un incidente stradale, a sud di Kabul, il caporalmaggiore Giuseppe Orlando, 28 anni. Faceva parte della 22/a compagnia del Secondo Reggimento alpini di Cuneo.

26 settembre 2006: perdono la vita i caporalmaggiori Giorgio Langella, 31 anni, e Vincenzo Cardella, in seguito all'esplosione di un ordigno lasciato lungo una strada nei pressi di Kabul. I due militari appartenevano alla 21esima compagnia del Secondo Reggimento alpini di Cuneo.

4 ottobre 2007: muore al Policlinico militare del Celio l'agente del Sismi Lorenzo D'Auria. Il militare era stato gravemente ferito il 24 settembre 2007 durante un'operazione delle forze speciali britanniche per cercare di liberarlo. Due giorni prima, D'Auria era stato sequestrato assieme a un altro sottufficiale del servizio di sicurezza militare e a un collaboratore afgano.

13 febbraio 2008: muore in un attacco il maresciallo Giovanni Pezzulo, 44 anni, del Cimic Group South di Motta di Livenza. L'attentato avviene a una sessantina di chilometri da Kabul, nella valle di Uzeebin, mentre i militari italiani sono impegnati in attività di distribuzione di viveri e vestiario alla popolazione della zona. Rimane ferito il maresciallo Enrico Mercuri.

21 settembre 2008: muore per un malore a Herat il caporalmaggiore Alessandro Caroppo, 23 anni, dell'Ottavo reggimento bersaglieri di Caserta.

15 gennaio 2009: muore Arnaldo Forcucci, maresciallo dell'Aeronautica, per arresto cardiocircolatorio.

14 luglio 2009: muore, in un attentato a 50 chilometri da Farah, il caporalmaggiore Alessandro Di Lisio, 25 anni. Paracadutista dell'Ottavo Genio Guastatori della Folgore, faceva parte di un team specializzato nella bonifica delle strade.

17 settembre 2009: sei militari muoiono in un attentato suicida a Kabul, rivendicato dai talebani. Le vittime, del 186esimo Reggimento Paracadutisti Folgore di stanza a Kabul, sono Antonio Fortunato, Matteo Mureddu, Davide Ricchiuto, Massimiliano Randino, Roberto Valente e Gian Domenico Pistonami.

15 ottobre 2009: un militare del Quarto Reggimento alpini paracadutisti muore in un incidente stradale avvenuto sulla strada che unisce Herat a Shindad.

26 febbraio 2010: viene ucciso Pietro Antonio Colazzo, un funzionario della Aise, l'Agenzia di informazione e sicurezza esterna, nel corso di un attentato suicida compiuto dai talebani a Kabul contro due "guest house".

17 maggio 2010: un veicolo blindato salta in aria per l'esplosione di un ordigno nella provincia di Herat. Muoiono il sergente Massimiliano Ramadù, 33 anni, e il caporal maggiore Luigi Pascazio, 25 anni. Le vittime appartenevano al 32esimo reggimento Genio della brigata Taurinense.

23 giugno 2010: muore a Shindand, nell'ovest dell'Afghanistan, il caporal maggiore scelto Francesco Saverio Positano. Il militare ha perso l'equilibrio ed è caduto da un mezzo blindato, riportando un forte trauma cranico. Apparteneva al 32esimo Reggimento Genio, della Brigata Alpina Taurinense.

25 luglio 2010: muore, forse suicida, un militare italiano. Si sarebbe sparato un colpo di arma da fuoco all'interno del suo ufficio, a Kabul. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri della polizia militare.

28 luglio 2010: perdono la vita a una ventina chilometri da Herat, a seguito dell'esplosione di un ordigno rudimentale (ied), Mauro Gigli e Pierdavide De Cillis.

17 settembre 2010: muore l'incursore Alessandro Romani, raggiunto da colpi di arma da fuoco in un attentato nella provincia di Farah.

9 ottobre 2010: quattro militari italiani sono rimasti uccisi nell'esplosione di un ordigno al passaggio di un convoglio nel distretto del Gulistan, a circa 200 km a est di Farah.

 

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