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Afghanistan, il premier: "Non cambiamo linea" Bossi: "E' un'illusione costosa, ma mi adeguo"

Il premier conferma la presenza dei militari italiani a Kabul. E smorza le polemiche: "Aria fritta". Bossi protesta ancora, ma assicura: "Mi adeguo alla maggioranza". Rinviato di un giorno l'esame per la proroga della missione di altri quattro mesi. La Russa: "Niente tregua coi talebani"

Afghanistan, il premier: "Non cambiamo linea" 
Bossi: "E' un'illusione costosa, ma mi adeguo"

Kabul - Sull’Afghanistan il governo italiano "non cambia linea". Ad assicurarlo è stato il premier Silvio Berlusconi conversando con i giornalisti in Transatlantico a Montecitorio. Il Cavaliere conferma dunque la presenza dei militari italiani. Quella di Bossi sull’Afghanistan è stata "solo una battuta fatta così". "La Camera ha votato il rifinanziamento il 23 luglio scorso - chiarisce il premier -. "La polemica è aria fritta. Voi dovete solo riempire i giornali...".

Bossi: "Illusione costosa" "Mi sembra che portare le donne al voto in Afghanistan sia un’illusione che costa moltissimo". Così, all’uscita dall’aula della Camera dopo l’approvazione del dl anticrisi, il leader della Lega Umberto Bossi risponde a chi gli chiede la sua posizione sulla missione italiana in Afghanistan. Il ministro per le Riforme conferma di essere ancora dell’opinione espressa sabato, ma aggiunge: "Poi dopo io farò quello che dice la maggioranza". La missione in Afghanistan, sottolinea Bossi, "costa moltissimo, comincia a fare troppi morti, e non è così facile portare la democrazia. Berlusconi ci crede, ma è un’idealista. Io penso che sia molto difficile". Il ministro delle Riforme assicura di non aver parlato oggi dell’argomento con Berlusconi. Ed esprime le sue convinzioni: "Berlusconi è un’idealista, perché pensa che si possano portare anche le donne al voto, io penso di no. Da noi le donne votano solo dal dopoguerra, quindi è molto difficile. Berlusconi - aggiunge - è convinto che alla fine ce la si farà, ma io vedo le donne col burqa, penso che sia un’illusione e poi costa moltissimo. Non si può pensare che la democrazia arrivi così facilmente".

La Russa: "Nessun diverbio" Da parte della Lega "non ci sono posizioni discordanti" sulla missione in Afghanistan. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. "La Lega - ha ricordato il ministro - ha votato come noi sul rifinanziamento alla missione proprio in queste ore. Umberto Bossi ha espresso un’opinione che poi ha precisato. Se ci fossero state votazioni diverse - ha aggiunto - sarebbe stato un problema ma io l’ho subito escluso e ho avuto ragione". La Russa smentisce, poi, le voci trapelate ieri mattina: "Non mi risulta che ci siano né la tregua né canali per poterla stabilire. Poi i comandanti hanno spazi di autonomia operativa ma a me non risulta affatto". Il testo che proroga la missione di altri quattro mesi e prevede quasi 510 milioni per le 35 missioni all’estero, entro la settimana avrà l’ok del Senato.

Il voto al Senato È stata rinviata di ventiquattr’ore la seduta congiunta delle Commissioni esteri e difesa del Senato che avrebbero dovuto esaminare, nella seduta odierna, il provvedimento di proroga e rifinanziamento delle missioni italiane all’esterno. La richiesta è stata avanzata dal senatore dell’Italia dei valori, Stefano Pedica, e motivata "con l’esistenza all’interno del governo e della maggioranza di discrepanze sulla politica estera".

Pedica ha chiesto che ci sia un chiarimento preliminare, nella maggioranza e nell’Esecutivo, prima di procedere al voto in sede deliberante del provvedimento che proroga le missioni italiane all’estero.

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