Ai Ds conviene Prodi capolista

Francesco Cossiga*

Caro Fassino, con tutta onestà ti debbo dire che non comprendo la vostra opposizione, dei Ds e della Margherita, alla candidatura di Romano Prodi quale capolista in tutte le circoscrizioni nelle quali l'Unione presenterà la lista unitaria. Questa volta, meraviglia delle meraviglie - e Dio sa quanto mi costa! -, io sono d'accordo con Prodi, e non con i «compagni» diessini (se si permette di chiamarvi «compagni» Romano Prodi, cattolico sociale e quindi integralista e antiliberal, se non in materia di matrimoni tra non eterosessuali e per motivi di coesione della coalizione, ben di più potrò considerarvi e chiamarvi «compagni» io!).
Per «stoppare» le velleità e le temerarietà «autonomistiche» di Francesco Rutelli, e il conseguente pericolo di una scissione dei «margheritini prodiani» (quanto era più semplice e più chiaro dire: liberali, repubblicani, socialisti, comunisti, democristiani eccetera eccetera!), tu e Massimo D'Alema convinceste Romano a fermare Arturo, ad accettare le liste autonome della Margherita per una delle Camere e a far «digerire» a Rutelli e agli «autonomisti» della Margherita le cosiddette primarie per la designazione del leader elettorale, e domani ad elezioni vinte, anche della coalizione e del governo. Voi Ds, e con minore convinzione politica anche i «margheritini», appoggiaste la candidatura di Romano Prodi, che ottenne un plebiscito, con una valanga di voti che spazzarano via come uno tsunami le velleità «autonomistiche» della Margherita.
La decisione tua e di Massimo D'Alema fu saggia! Non so infatti se senza la leadership di Romano, l'Unione potrebbe vincere le prossime elezioni politiche, in ordine alle quali sembra muoversi una pesante offensiva di Silvio Berlusconi, già «vittorioso» agli effetti dello «scassa-centro-sinistra» con la prossima, tranquilla e certa vittoria parlamentare con l'approvazione della nuova legge elettorale, pagando il non altissimo prezzo della consegna di Cesare Previti alla «scure del boia»!
In fondo, anche il granatiere Pietro Micca fu sacrificato per la salvezza di Torino e l'agente segreto Nicola Calipari per la liberazione della Sgrena!
Romano Prodi è l'unico leader che non essendo certo di sinistra vi garantisce l'appoggio dei «nuovi poteri forti», del sistema bancario e dei giornali. E inoltre e di più, vi garantisce il voto e l'appoggio della gran parte del movimento cattolico, di moltissimi vescovi e di non pochi cardinali, ed è il solo che può forse sterilizzare le «intenzioni di opposizione» della Conferenza episcopale italiana alla legislazione «zapateriana» - che voi sarete costretti a cercare di introdurre per le pressioni della sinistra radicale, dei verdi e di buona parte della vostra stessa base, compresa l'ala teologicamente progressista della vostra componente dei cristiano-sociali, nonché il partito di Prodi-Boselli -, sia per personale autorità sia manovrando le minacce ben mirate del suo veramente personale partito, il Betrayal's Party di Enrico Boselli: pensiamo alla minaccia di richiedere un referendum abrogativo della clausola «craxiana» dell’8 per mille, richiesta che la Corte Costituzionale, in questa come sempre determinante composizione politica, dichiarerebbe certamente ammissibile.
E la leadership di Romano Prodi vi sarà poi necessaria per governare, perché senza la sinistra radicale di Rifondazione e i movimenti estremi, voi non riuscireste a governare, perché una coalizione come la vostra deve governare non solo in Parlamento, ma anche nella piazza e con la piazza, piazza che certamente vi ha senza alcuna necessità non poco alienata il sindaco di Bologna, che forse per una stretta di «rimorso» dopo l'assassinio di Marco Biagi, lui sindacalista estremista favorevole sempre - come da me approvato in via di principio! - all'uso per fini sindacali della «violenza a bassa intensità», si è convertito alla «legalità borghese» con una inutile e fallimentare politica di «tolleranza zero» contro quattro poveracci.


Abbandonate, ve lo consiglio nel vostro bene, questa inutile opposizione a «Romano Prodi capolista overall». Resiste Francesco Rutelli? E un ministero se non di serie A, almeno di serie B, nel prossimo governo? Il «ragazzo» si accontenta facilmente!
*presidente emerito della Repubblica

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