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Aiuta i pensionati a organizzare la seconda vita ad Hammamet

Aiuta i pensionati a organizzare la seconda vita ad Hammamet

Per Rosario Fazio, 45 anni di Catania, e per la sua famiglia, la molla per cambiare vita si chiama crisi. Il coraggio di lasciare tutto arriva nel momento in cui, nel 2008, le banche chiudono i rubinetti: basta prestiti, basta mutui. Lui, che si occupa di progettazione, non riesce più ad andare avanti con la sua impresa, le richieste calano ed è costretto a chiudere. E allora riaffiora quell'idea che da tempo covava dentro: ricominciare da un'altra parte. «Ho iniziato a cercare su Internet qualche informazione sui Paesi in cui si pagano meno tasse. Le opzioni per me più logiche erano Panama o Tunisi. Ho scelto la Tunisia perché conoscevo già il Paese, la popolazione è cordiale ed è molto vicino». Rosario (con la famiglia nella foto in basso a sinistra) prende armi e bagagli e va. Si trasferisce ad Hammamet e per anni gestisce l'associazione «Tunisia da Vivere», un servizio chiavi in mano per aiutare i pensionati italiani, gli imprenditori e le famiglie a fare il passo che ha fatto lui, cioè a trasferirsi in Tunisia e usufruire delle agevolazioni fiscali. Oggi vive in Portogallo ma in Italia sembra non aver intenzione di tornare. «Per svoltare mi sono messo a studiare la legislazione fiscale del Paese e, con l'aiuto di un avvocato italiano innamorato della Tunisia, ho messo a punto un servizio e creato una sorta di vademecum fiscale per gli anziani che, dopo la pensione, vogliono vivere qui». Il successo tra gli over 60 è immediato. Nel giro di un paio d'anni Rosario diventa il punto di riferimento per tutte le coppie che vogliono fare il grande salto. Basta tasse massacranti, basta Imu, basta stress. Rosario in Tunisia impara subito un concetto: in arabo si dice sciuei sciuei e vuol dire piano piano. Questo ora è il suo ritmo di vita. In mezzo a quei tramonti, a quegli ulivi e con quel clima amico è tutto più semplice. Come Rosario, altri 5mila italiani hanno scelto di traslocare in Tunisia. «Di questi 500 vivono ad Hammamet e quasi la metà di loro - spiega - si è appoggiata a noi per accelerare le pratiche di defiscalizzazione ed evitare seccature burocratiche.

Il vantaggio di appoggiarsi all'associazione è che tutti hanno avuto la possibilità di conoscersi».

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