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A.Lange & Söhne guarda al futuro con rinnovata fiducia

Positivi riscontri, sia dei 1815 che dei modelli donna. Complicati richiestissimi

Il 2017 non è cominciato di certo nel migliore dei modi per A. Lange & Söhne, sotto il profilo umano. In gennaio, è venuto a mancare Walter Lange, discendente del fondatore Ferdinand Adolph Lange, colui che assieme a Günter Blümlein, riaccese, a partire dal dicembre del 1990, il sogno della grande orologeria sassone, temporaneamente svanito nell'immediato dopoguerra. A lui va un doveroso «grazie» da tutti coloro che amano l'orologeria. Riguardo al prodotto, al contrario, la Casa sassone sta attraversando una fase positiva, anche sul nostro mercato, e ce lo conferma Brigida Ceresola, Brand Manager per il Sud Europa: «Attualmente, vi è un ottimo bilanciamento tra le nostre proposte più commerciali e le Grandi Complicazioni per appassionati e collezionisti. Sul primo fronte segnalo il 1815 Calendario Annuale, il primo modello a carica manuale della Casa dotato di questo dispositivo, proporzionato, leggibile e dal prezzo competitivo, e il Lange 1 Moonphase con le fasi di luna scorrenti su di un disco giorno/notte, splendido nella versione in oro bianco con quadrante nero. Sotto il profilo delle complicazioni, benché spesso dalla disponibilità limitata, a far la parte del leone è, senza dubbio, la serie Zeitwerk, arricchita quest'anno con il Decimal Strike».

A. Lange & Söhne sta destinando grande attenzione anche al prodotto femminile. «Si tratta di una grande nicchia di mercato che, in passato, non abbiamo mai sfruttato appieno» sottolinea Ceresola. «Oggi, con il Saxonia da 35 mm con quadrante in madreperla e il Little Lange 1 Moonphase, veniamo incontro a modalità diverse d'uso quotidiano al top dell'eleganza». Sul mercato italiano la distribuzione è consolidata su 14 punti vendita, e le proiezioni sono positive: «Da sei, sette anni il trend è in lenta ma costante crescita e la Casa Madre ha deciso, anche per il 2017, di mantenere gli stessi livelli di produzione. In Italia, il bestseller è senz'altro la famiglia Lange 1, in tutte le sue declinazioni, tra l'altro, quasi sempre scelta per il primo approccio al marchio a motivo dell'iconicità del quadrante decentrato e della Grande Data, seguita, compatibilmente con i ridottissimi quantitativi a disposizione, dalla linea Zeitwerk, e dai cronografi Datograph».

Interessante, infine, constatare come per il brand sassone sia molto importante il cliente italiano: «In alcune città come Milano e Roma, sono presenti concessionari storici che, in vent'anni, hanno costruito una forte nicchia italiana, divenendo un punto di riferimento nazionale, tanto da annoverare una preponderanza chiara di clientela locale, così come in altre località, tale fenomeno è trainato dalla passione dei titolari per il marchio. In siti come Venezia, certamente, prevale la componente turistica. Per alimentare questa tendenza virtuosa, organizziamo eventi in partnership con i concessionari, appuntamenti di forte visibilità come il Concorso d'Eleganza di Villa d'Este, e creiamo occasioni d'incontro diretto con i clienti finali per avere feedback fondamentali sulla correttezza del nostro lavoro». Giustissimo, Alta Orologeria significa anche vicinanza e calore, per coloro che la gratificano

FRin

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