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Alberto II di Belgio condannato a pagare 5mila euro al giorno a sua figlia

La decisione è stata presa dalla Corte d’Appello di Bruxelles

Alberto II di Belgio condannato a pagare 5mila euro al giorno a sua figlia

Il regista Paolo Sorrentino fa dire al protagonista di Youth che "Le monarchie fanno sempre tenerezza perché sono vulnerabili: basta eliminare una sola persona e all'improvviso ecco che il mondo cambia". Una tenerezza senz’altro dovuta alla solitudine del sovrano, che sin da quando è piccolo, ovvero, solo designato come erede al trono spinge in un cono d’ombra tutto il resto della famiglia.

Proprio di famiglia e di relazioni extraconiugali si parla tra la nobiltà belga. Come riporta il quotidiano il "Corriere della Sera", sembra arrivata ad uno svincolo risolutivo la presunta liaison tra la baronessa Sybille de Selys Longchamps e l’ex re di Belgio Alberto II. La baronessa sostiene che l’ex sovrano, oggi 83 enne, sarebbe il vero padre di sua figlia Delphine Boel, nata da una relazione clandestina alla fine degli anni ’60.

La faccenda che è iniziata nel 2013, nei giorni scorsi ha raggiunto un primo importante risultato con una pronuncia della Corte d’Appello di Bruxelles, con cui si dispone un aut aut per l’ex sovrano. Ovvero dovrà sottoporsi al test del Dna, oppure dovrà pagare una multa di 5 mila euro al giorno.

Come afferma la baronessa Sybille de Selys Longchamps dalla relazione fedifraga sarebbe nata Delphine Noel, che, ad adiuvandum, ha portato per prima, nel 2013, in tribunale il suo presunto padre, chiedendo di essere riconosciuta. Delphine infatti non è la figlia naturale di Jacques Boel, come la stessa Corte d’Appello ha decretato lo scorso novembre.

Secondo le parole di lei, però, non ci sarebbe alcuna questione economica sotto, dato che Boel, rampollo di una famiglia industriale, è molto più ricco della famiglia reale, ma piuttosto "perché la verità non si perda poco a poco".

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