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Allegri esorcizza lo spettro Conte, la sua Juve meglio dello scorso anno

I numeri, si sa, non dicono sempre tutto, ma sono allo stesso tempo un'ottima cartina di tornasole per fare confronti tra una vecchia e una nuova gestione. Ebbene, numeri alla mano la nuova Juve targata Allegri è partita meglio dell'ultima di Conte

Allegri e Conte durante un match allo Juventus Stadium
Allegri e Conte durante un match allo Juventus Stadium

Non erano in pochi a nutrire i più foschi presagi al passaggio della Juve dal suo condottiero principe al nemico di sempre giunto da Milano, ma il primo mese di gestione Allegri sembra confortare anche i tifosi più scettici.

I numeri sono ottimi, visto che la squadra è a punteggio pieno in Campionato, ha vinto all'esordio in Champions League e, cosa ancora più importante, non ha ancora subito goal, segno di una difesa che funziona molto bene (nonostante i forfait di Chiellini e Barzagli). Questo ottimo avvio ha cancellato molti dei dubbi che avevano cominciato a serpeggiare tra i tifosi dopo l'annuncio che il tecnico toscano sarebbe stato il successore di quello dei tre scudetti di fila.

La squadra ha cambiato anche modo di giocare, perchè la via del goal ora viene cercata più con la via del palleggio che con quella del lancio in profondità. Tuttavia l'ex allenatore milanista, pur apportando alcune modifiche di tipo tattico, non ha stravolto il lavoro di un triennio e questo è motivo di plauso da parte dell'ambiente. La sua volontà è quella di rendere la Vecchia Signora una formazione più adatta ai palcoscenici continentali e quindi Allegri ha imbastito solo minime variazioni sul tema, mantenendo però inalterato uno spartito che assicurava assolute garanzie, a partire dall'ottima fase difensiva, eredità di stampo contiano.

Un altro dei punti di forza sembra essere Tevez, sulle cui caratteristiche il neo allenatore sta modellando la "sua" Juve, che nel futuro dovrà necessariamente destreggiarsi anche con un reparto arretrato a quattro.

E quel che fa impressione è che finora i vari Pirlo, Vidal, Morata e Barzagli non hanno praticamente mai potuto giocare, ragione per cui per i più ottimisti il bello deve ancora venire.

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