Scienze e Tecnologia

Alpha Protocol: perché gli 007 non possono fare gaffe

Annunciato nel 2006, doveva uscire in aprile, poi la data è scivolata a maggio, e nessuno ha capito perché. Da buon videogioco di spionaggio, Alpha Protocol dimostra di essere fedele al suo spirito, e di portarsi dietro il mistero anche fuori dagli schermi dei pc. Con i primi di giugno Alpha Protocol versione pc, sviluppato da Obsidian Entertainment per Sega è arrivato, distribuito da Halifax, sugli scaffali dei negozi italiani; e, visto il livello del prodotto, si è fatto subito perdonare il ritardo.
Anno 2009: un aereo di linea viene abbattuto da parte di un'organizzazione terroristica mediorientale con missili americani. La fortissima tensione internazionale generata dall'evento induce la Casa bianca a inviare il suo migliore agente segreto della Nsa (National Security Agency) Michael Thorton a scovare i fautori di questo attentato missilistico. Ma qualcosa non va liscio e Thorton rimane invischiato in un intrigo internazionale degno della sceneggiatura di tre film di James Bond miscelati insieme e sparati sullo schermo del computer per centinaia di ore di gioco. Travolto dagli eventi, da punta di diamante dell'intelligence a stelle e strisce Thorton diventa un rinnegato, cacciato dai suoi stessi ex compagni.
L'intreccio narrativo è decisamente di questo Action - Gioco di ruolo il punto di forza: un plot denso, lungo e a vari livelli di lettura, pregno di colpi di scena e capace di regalare momenti di vera tensione. E in questo panorama il sistema di dialoghi si mostra come vera e propria punta di diamante di tutto il comparto, visto che le scelte di dialogo verso gli altri personaggi comporteranno cambiamenti anche profondi nell'evoluzione della vicenda. Durante i colloqui, infatti, nella sezione inferiore dello schermo appare un'area contenente le varie possibilità di risposta, che propongono tre macro-tipologie: professionale, affabile o aggressiva. In base al modo in cui il giocatore sceglierà di far interagire Thorton, si costruirà la reputazione del personaggio. E qui arriva la principale novità di Alpha Control: la fama che si costruisce, dialogo dopo dialogo, non è generalizzata, ma circoscritta ai personaggi con i quali è stata costruite. E così come nella vita reale durante le conversazioni non sono concessi grandi tempi di riposta, anche nel gioco il tempo per far controbattere Thorton è limitato, e una barra temporale decrescente è lì a ricordarlo, costringendo il giocatore a vivere il dialogo del gioco come se fosse uno scambio di battute reale.

Occhio alle gaffe, dunque.

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