Alta moda e oggetti di lusso: febbre cinese per lo shopping
9 Maggio 2013 - 07:12Sapessi come non è strano, per un cinese, fare shopping a Milano. Sono note allegre quelle che fornisce la Fondazione Italia Cina grazie al report annuale sul censimento dei turisti cinesi nel nostro Paese.Turisti big spender in Italia e soprattutto a Milano, città preferita per fare shopping. La cifra che fa cantare i negozianti milanesi: 900 euro di spesa media.
I turisti cinesi preferiscono dunque decisamente lo shopping a Milano e sono buone notizie di questi tempi. Leader in ascesa rispetto alle città «storiche» per i visitatori orientali. La crescita è del 62% e rappresenta il 33% della spesa cinese. Milano come attrazione batte oggi la capitale: lo dice il rapporto annuale della Fondazione Italia Cina, un report previsionale per il 2013 elaborato dal Centro Studi per l'Impresa della Fondazione, che raccoglie ricerche, analisi di rischio e previsioni nel breve-medio periodo. Roma fa infatti segnare solo il 19% della spesa sia pure con una crescita notevole del 55% ed è seguita da Firenze e Venezia.
Secondo una visione più regionale, la Lombardia, trainata appunto da Milano, è il primo obiettivo turistico (34%), seguita da Toscana (29%), Lazio (19%) e Veneto (11%), mentre si segnala in crescita il Piemonte. Non solo. Mano al portafogli, fra i turisti che visitano il nostro Paese i cinesi sono decisamente coloro che danno maggiori soddisfazioni ai negozianti: i 900 euro di spesa media sono per lo più mirate al genere di lusso. Quindi, il profilo è presto delineato: ad attrarre il turismo cinese non sembrano tanto essere le belle arti ma soprattutto lo shopping. E per di più quello che costa.
La società di settore Global Blue, che ha analizzato la spesa Tax Free dei turisti cinesi, rileva anch'essa la tendenza in aumento del 68% per lo shopping made in Italy. Gli acquisti dei turisti cinesi sono rivolti prevalentemente al settore moda (66%) e gioielleria (27%), quest'ultimo nel 2012 ha avuto un tasso di crescita maggiore (+78%) rispetto al primo.
Lo shopping previsionale, insomma, è destinato ad ingrassare in controtendenza rispetto all'economia generale italiana, come affermano senza ombra di dubbio i dati forniti dall'Ambasciata Italiana in Cina che, solo nel 2012, ha registrato una crescita del 30% circa nel rilascio di visti per i gruppi turistici da Pechino. E sembra che la percentuale aumenterà poiché il report previsto segnala che l'economia cinese è in crescita (+ 7,5% nel 2013).
«La propensione al consumo del turista cinese in Italia è in crescita ha dichiarato il vicepresidente di Global Blue, Alessandro Ciambrone - negli ultimi cinque anni la Cina è cresciuta più di tutti nella spesa esentasse e presto i cinesi raggiungeranno i russi, forse li doppieranno».
A beneficiare della tendenza orientale non sono solo i negozi di lusso ma anche le aree degli outlet, sempre più ricercate da questo turismo che arriva da Oriente.
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