Roma

Ambulanti, «boom» di sequestri in centro storico

Claudia Passa

Mentre fra i commercianti delle strade «di lusso» c’è chi se la prende con i vigili del I gruppo, accusandoli di perseguire le auto in divieto di sosta e non altrettanto gli ambulanti con merce «taroccata», mentre il neo-comandante della Polizia municipale Giovanni Catanzaro (fino al 2002 al centro storico) assicura ai manager delle griffe che combatterà la vendita di prodotti contraffatti, i sequestri si moltiplicano e gli agenti di via Montecatini in prima linea contro gli abusivi continuano a subirne le conseguenze fisiche. È il caso di Elisabetta ed Enza, due vigilesse in servizio al centro storico, che la scorsa settimana, precisamente il 5 ottobre, sono finite con cinque di giorni di prognosi a testa, più altri quattro diagnosticati dal medico personale, dopo aver subito un’aggressione in piazza della Rotonda, davanti al Pantheon. Loro unica «colpa», aver perseguito alcuni extracomunitari che vendevano abusivamente occhiali contraffatti.
Non è la prima volta che accade: secondo una stima approssimata per difetto, dall’inizio dell’anno si tratta almeno della sesta aggressione ai danni di vigili urbani impegnati nella repressione del commercio irregolare nelle strade del I municipio. Sarà un caso, ma l’impennata di pestaggi è andata di pari passo con la crescita esponenziale del numero dei sequestri, penali (con merce contraffatta) e amministrativi (con vendita abusiva di merce regolare), operati dagli uomini del comandante Angelo Giuliani. I numeri parlano chiaro: basti pensare che ogni giovedì un camion con 15 metri cubi di merce lascia i locali del I gruppo per raggiungere i depositi di via di Salone. «Nel 2000 - spiega Anselmo Ricci, responsabile dell’Ufficio Sequestri di via Montecatini - nel centro storico la media era di 350 sequestri penali e un migliaio di sequestri amministrativi ogni anno. Nei primi nove mesi nel 2006 abbiamo effettuato 2700 sequestri penali e 7800 sequestri amministrativi». Il che vuol dire che entro la fine dell’anno «i sequestri penali saranno circa 3500». Oltre tremila in più rispetto all’anno giubilare. Un incremento vertiginoso, ancor più significativo se si pensa che l’impennata riguarda anche il numero di oggetti per sequestro: «Prima - afferma ancora il responsabile dell’ufficio - la media era di 10 colli, ora siamo tra i 25 e i 30. Basti pensare alle borse: ogni anno ne sequestriamo tra le 50 e le 60mila». Tre giorni fa, ad esempio, con una sola operazione gli agenti di via Montecatini hanno riempito 27 scatoloni con 168 paia di scarpe.
Il «quadrilatero» preferito dagli ambulanti si estende tra piazza del Popolo, piazza di Spagna, via del Corso e piazza Venezia, per poi proseguire lungo i Fori imperiali fino al Colosseo, e spostarsi di sera a Trastevere. «Ma nessuna zona in I municipio è immune dal fenomeno», spiega Ricci. «La merce è scaduta di qualità rispetto al passato, perché ormai gli abusivi lavorano sulla quantità. E i numeri sono tali da far ritenere che il fenomeno sia da ricondurre a una sorta di industria della malavita». In cima alle classifiche della contraffazione resistono borse, cinte e occhiali, penne e orologi, cover per cellulari e ovviamente cd e dvd. Ma per loro fare affari nell’ultimo quinquennio è diventato evidentemente più difficile. I numeri e la crescita esponenziale dei sequestri stanno lì a dimostrarlo: segno che gli abusivi sono aumentati, ma anche - e soprattutto - che negli ultimi anni il progressivo incremento nei risultati ha reso giustizia all’impegno degli agenti del comandante Giuliani: «In passato venivano schierati due uomini la mattina e due il pomeriggio - racconta Ricci -, ora siamo arrivati anche a venti vigili al giorno».

Il che, con la penuria d’organico che affligge la Municipale, non è poco.

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