Controcultura

Anche l'Università diventa un pianto greco

Luca Crovi

Petros Markaris continua il suo percorso noir mediterraneo con l'undicesima inchiesta del commissario Kostas Charitos. Dopo averci raccontato il mondo corrotto degli appalti, quello drogato del calcio, i sistemi truffaldini delle banche, quello canceroso editoriale, il riciclaggio che ha trasformato l'economica turistica del suo Paese, lo scrittore greco in questo romanzo destruttura il mondo dei baroni universitari. L'immagine della celeberrima Scuola di Atene che ha cresciuto pensatori e filosofi è da sempre l'emblema del mondo culturale ellenico. Ma Markaris mostra ai lettori come anche quel modello educativo sia stato infranto, vittima della corruzione sociale che ha sconvolto la Grecia contemporanea. Ed è sintomatico che il suo racconto del mondo dell'istruzione contemporaneo arrivi quasi in parallelo a quello realizzato da John Grisham nel recente La grande truffa. Il mondo universitario americano e quello greco sono lo specchio delle società che rappresentano.

L'assassinio del ministro delle Riforme porta Charitos a indagare sul passato della vittima, a lungo docente in ateneo e che con la carriera politica sembra aver poi rinnegato il proprio ruolo di educatore. E se il caso risulterà complicato perché il numero dei morti salirà in fretta e coinvolgerà altri celebri ministri, il poliziotto greco assisterà a molte rivoluzioni nella sua stessa vita: a seguito del pensionamento del direttore Ghikas, egli ricopre temporaneamente il ruolo di Capo della Centrale di Polizia di Atene; sua figlia Caterina è in dolce attesa, quindi lui sarà presto nonno; sua moglie Adriana, da sempre insofferente nei confronti del suo lavoro di poliziotto e del suo rifiuto della dimensione casalinga, vorrebbe finalmente portarlo in vacanza, perché se lo meritano entrambi.

Ma, come nella migliore tradizione delle storie noir, nessuna di queste novità che parrebbero positive assicurerà al commissario Charitos momenti di relax.

Anzi, gli eventi subiranno un'accelerazione incontrollabile che lo costringerà a cercare nuova concentrazione e lo spingerà a non dimenticare che il suo istinto di poliziotto deve vigilare 24 ore su 24 su tutto ciò che lo circonda.

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