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Ancora a segno il portiere goleador del San Paolo, quasi cento reti in mille partite

Nel giorno dell'esordio di Rivaldo, Rogerio Ceni, capitano della formazione brasiliana, ha segnato su punizione, sua specialità, con una parabola a giro che ha scavalcato la barriera. È la rete numero 93, trenta più dell'altro «specialista», il paraguiano José Luis Chilavert, fermo a 62, ma ormai ritiratosi da anni

Un gol ogni dieci partite ufficiali, 93 su 943, sarebbe una bella media per qualunque giocatore di calcio, figurarsi se a metterli a segno è addirittura un portiere. L'infallibile cecchino è, manco a dirlo brasiliano, Rogerio Ceni, estremo difensore del San Paolo, andato a segno anche l'altro giorno nel corso della gara contro Linense. Rete decisiva perché la sua squadra ha poi concluso la gara con un 3 a 2.
Rogério Mücke Ceni, lontane origini italiane, è nato a Pato Branco (Anatra bianca) cittadina di 70mila abitanti nello stato di Paranà, nel sud del Brasile, il 22 gennaio 1973. Dal 1990 difende la porta del San Paolo, capitale dello stato che porta lo stesso nome, sempre nel sud del Paese sudamericano, di cui è attualmente capitano. Il 20 agosto 2006, durante l'incontro con il Cruzeiro, andò a segno su punizione, la sua specialità, e su rigore. Una doppietta che gli permise di superare l'altro portiere goleador, il paraguaiano José Luis Chilavert, che si è però fermato a quota 62 centri, tra squadre di club, 54, e nazionale, 8.
Con 943 partite ufficiali con la maglia del San Paolo, è inoltre ai primissimi posti anche nella classifica del maggior numero di partite giocate con la stessa maglia, preceduto solo da Roberto Dinamite, che giocò 1066 partite nel Vasco e Pelé, che ha indossato la maglia del Santos 1110 volte.
Rogério Ceni conta 16 presenze nella Nazionale brasiliana, di cui una però in una partita non ufficiale e quindi non conteggiata dalla Fifa, con cui ha esordito nel 1997, senza mai segnare un gol. Ha partecipato al Mondiale organizzato insieme da Corea e Giappone nel 2002 (terzo portiere, nessuna presenza) con la formazione che ha poi vinto il titolo e a quello tedesco del 2006 (secondo portiere, una presenza subentrando a partita in corso al titolare Nelson Dida) nell'edizione del quarto titolo mondiale per l'Italia.
Il portierone, 188 centimetri per 85 chili, è sceso in campo nella gara in cui debuttava con la maglia del San Paolo un giocatore dal nome altisonante Rivaldo Vítor Borba Ferreira, per tutti sempre e solo Rivaldo. Stella del Barcellona con cui militò dal 1997 al 2002, segnando 86 reti in 157 partite, èer poi passare, senza lasciare grandi ricordi, nel Milan, 5 gol in 22 gare. Ha poi girovagato tra Cruzeiro (2003-2004), Olympiakos Atene (2004-2007) Aek Atene (2007-2008), Bunyodkor di Taskent, Usbeskistan (2008-2010) per tornare infine in Brasile. Prima un anno nel Mogi Mirin, città dello stato di San Paolo, e infine nella formazione della capitale con cui ha giocato nei giorni scorsi la sua prima partita. Andando tra l'altro a segno, realizzando l'ultimo gol. Ricevuta palla da Dagoberto, Rivaldo ha superato il difensore con un tocco di ginocchio e ha poi depositato in rete di piatto. Ma in precedenza aveva segnato anche Ceni su punizione con una parabola a giro che ha scavalcato la barriera. Arrivando così a 95 reti su 943 partite.

Per la cronaca Rivaldo, che di professione fa appunto il goleador, in carriera ha realizzato «appena» il triplo delle sue reti: 295.

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