Cronache

Gli animali «nostrani» e le malattie esotiche

Nell'era della globalizzazione, aumenta il rischio di diffusione di patologie tropicali anche tra gli animali domestici. «Alcune sono già alle porte dell'Europa» afferma Paolo Pignero, direttore sanitario della Clinica veterinaria Foce di Genova, che da circa trent'anni studia la fauna africana e fa parte dell'associazione italiana Esperti d'Africa. La febbre della Rift Valley, la peste equina, la malattia di Marlboroug e quella del West Nile sono le patologie che oggi hanno una maggiore diffusione tra gli animali africani.
«I protocolli di sicurezza e i controlli sono efficaci, ma l'attenzione deve rimanere alta» spiega Pignero. Il livello di allarme per ora è basso, ma negli ultimi anni si sono verificati casi preoccupanti di patologie tropicali arrivate all'interno dei confini europei. Negli anni Novanta la peste equina ha contagiato alcuni capi di bestiame in Spagna e Portogallo e ha causato l'abbattimento di centinaia di animali. «Il virus è trasmesso da un moscerino che attacca muli, cavalli ed asini» dice Pignero che aggiunge: «Se arrivasse di nuovo in Europa farebbe una strage: i nostri equini non hanno i giusti anticorpi».

A Genova, il caso più grave di patologia tropicale risale agli anni Sessanta quando su una nave, giunta dal vecchio continente, fu trovata una scimmia, poi isolata, affetta dalla malattia di Marlboroug, un tipo d'ebola che si diffonde per contatto, può contagiare l'uomo e procurarne la morte. Per combattere i rischi di diffusione di virus tropicali, in porti e aeroporti sono presenti veterinari che mettono in quarantena gli animali di importazione. Ma qualche caso sfugge ai controlli. «Quest'estate - spiega Davide Pignero, veterinario della clinica Foce - i padroni di un cane, atterrati all'aeroporto di Genova da Capo Verde, ci hanno portato il loro animale che aveva contratto l’ehrlichiosi, una malattia da puntura di zecca che avrebbe potuto scatenare un'epidemia in città se non fosse stata curata in tempo».

Dei rischi e della gestione delle nuove patologie tropicali si discute in un convegno che si conclude oggi.

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