Anna Molinari, eclettica regina delle rose

Il volume ripercorre la storia di Blumarine e presenta tante bellezze celebri

Una rosa in bianco e nero sulla sovracoperta, il nome Blumarine a lettere dorate, quello della protagonista, Anna Molinari, in nero denso e compatto, entrambi impressi sulla copertina rosa, in una nuance densa e delicata al tempo stesso, perfetta per tratteggiare la personalità di una donna affettuosamente definita «la regina delle rose». La quale celebra i primi 40 anni della sua maison. Professione: stilista e imprenditrice. Nella vita: moglie, madre, nonna. Una personalità eclettica quella di Anna Molinari che con il marchio Blumarine ha tracciato un solco nella storia della moda italiana regalando alle donne l'orgoglio della propria femminilità. E di donne nel volume pubblicato da Rizzoli Libri (pp. 304 70.00) ce ne sono tante, tutte bellissime, da Monica Bellucci a Carrè Otis a Naomi Campbell passando per Eva Herzigova e Nadia Auermann, tanto per citare alcune delle top model che Anna ha scelto per interpretare le sue creazioni. Ma di certo la signora ha ottime relazioni anche con gli uomini, a partire dai grandi fotografi che hanno firmato le immagini più belle delle sue campagne pubblicitarie, da Helmut Newton a Tim Walker a Albert Watson. Ma, a prescindere dal genere maschile o femminile, nella lista delle persone che hanno contribuito a costruire la brillante carriera di Anna Molinari ci sono anche fotografi come Ellen von Unwerth e Craig McDean, fashion editor come Manuela Pavesi e art director come M/M Paris, e poi l'autrice di un lungo racconto che apre il volume, l'amica scrittrice Elena Loewenthal. Dal volume si può comprendere come «la regina delle rose» non sia una signora che affonda la testa su morbidi cuscini lasciando agli altri il compito di guidare l'impresa, ma una donna che sotto la grazia e i modi gentili cela un polso d'acciaio. Il piglio giusto per gestire la direzione creativa di un'azienda che dà lustro al distretto di Carpi e all'Italia intera. Alla sua energica forza bisogna sempre aggiungere, perciò, l'indiscutibile dolcezza con la quale per esempio racconta i tratti salienti della sua infanzia, l'amore per la mamma Odette e per il papà Guido, il rapporto simbiotico con la sorella gemella Licia, gli studi dalle Marcelline a Foggia dove la famiglia per alcuni anni si era trasferita, le prime esperienze di lavoro nel maglificio Molly che Odette impianta a Carpi, la grande passione per un giovane aristocratico, Gianpaolo Tarabini Castellani che sposa giovanissima, la nascita dei figli Rossella e Gianguido e quella del marchio Blumarine fondato da lei e dal marito nel gennaio 1977. E poi una storia di successi e di gratificazioni lunga quattro decenni, raccontata con parole e immagini eleganti, tanto quanto lo è la nostra signora delle rose.

LSer

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