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Api, stelle e cuori: l'ora che seduce

L'estro nella creatività: la linea G-Timeless tra effetti multicolor ed essenzialità

Fabrizio Rinversi

Gucci Timepieces è divenuta un player di grande rilievo nell'universo delle lancette, in una fascia di mercato molto delicata in cui, per vincere, occorre trovare la giusta alchimia, tra qualità, prezzo e brand awareness. Gucci Timepieces può vantare un'eccezionale penetrazione del nome, un design unico e riconoscibile, un alto livello qualitativo e un network distributivo curato nel dettaglio. In quanto alla componente «design», comunque, fermo restando quanto suddetto, l'arrivo di Alessandro Michele alla guida creativa del marchio, a partire dall'inizio del 2015, ha portato una ventata di freschezza e di novità, scommettendo su codici stilistici in cui i segni iconici di Gucci si manifestassero in modo più discreto ed elaborato, cornice di simboli inediti ed elementi indicativi dell'attualità del brand. Tutto questo nel contesto di un link sempre più stretto tra l'orologio e la fashion identity di Gucci, un modo naturale per fruire virtuosamente della citata, straordinaria identificabilità del marchio fiorentino. Il 2017 ha visto un intenso lavoro sulla collezione G-Timeless, proprio a sottolineare una reinterpretazione del concetto «senza tempo» di Gucci, secondo canoni moderni e affini all'immagine che sta plasmando il direttore creativo Alessandro Michele. Ecco, dunque, unitamente all'impiego di meccanismi automatici, anche su piccole complicazioni quali il GMT, la scelta di cromie calde e seducenti (specificamente nelle versioni muliebri da 29 e 36 mm con quadranti in madreperla), presenti anche nell'inedito fasi di luna con effetti arcobaleno, indici costituiti da api, stelle e cuori, iconografie care al direttore creativo e, infine, l'immancabile dimostrazione di savoir-faire nella lavorazione della pelle, su varianti da 27 o 38 mm, con il suo impiego, stampata a rilievo, sia per il cinturino che sul quadrante. Ci soffermiamo, soprattutto, sui modelli automatici da 40 mm (calibro ETA 2895), in acciaio satinato, dalla grafica dei quadranti dominata da una dinamica essenzialità, con i suddetti esclusivi indici adattati su di un fondo argenté rifinito guilloché «rosette», contrappuntato dal blu della sfera dei piccoli secondi (un effetto d'antan è dissimulato nella versione con bracciale a maglia milanese).

Suggestivi, poi, come accennato, i modelli Quartz Moonphase in acciaio, soprattutto nelle declinazioni femminili da 36 mm, dove, sui quadranti laccati neri, sono distribuite random stelle e pianeti multicolor, con l'apertura semicircolare, sotto al 12, a scoprire un disco delle fasi di luna su cromia unica o varia, ad esprimere brio e seduzione nel contempo.

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