Cronaca locale

Arengario, un libro racconta il museo dei record

Sono racchiusi nel volume «Arengario. Cantiere del Museo del Novecento» i tre anni di lavori per la realizzazione del museo che ha totalizzato 400mila ingressi, con punte di 8mila al giorno. Durante le vacanze di Natale è stato il luogo d'arte più visitato di tutta Italia.

Tre anni di lavoro, 140mila ore di attività complessiva, una media di 80 operai e 25 restauratori altamente specializzati impegnati ogni giorno. Sono i numeri che riassumono la storia del cantiere del Museo del Novecento, 8.200 metri quadrati, la metà dedicati agli spazi espositivi. Il progetto - firmato dal Gruppo Rota, ovvero Italo Rota, Fabio Fornasari, Emmanuele Auxilia, Paolo Montanari e Alessandro Pedretti - ha comportato la modifica, la riorganizzazione e il restauro del Palazzo dell'Arengario, modellando gli spazi in funzione del grande patrimonio artistico e culturale della città, in armonia con le opere. Ora il percorso viene raccontato attraverso fotografie, progetti grafici e testimonianze nel volume «Arengario. Cantiere del Museo del Novecento» a cura di Fabio Fornasari, con foto di Enrico Lonati (Carlo Cambi Editore, 30 euro), promosso dalla Società Consortile Arengario con il patrocinio del Comune di Milano. «Questa pubblicazione rende un'importante testimonianza dell'immenso lavoro svolto per trasformare il palazzo dell'Arengario nello splendido museo che possiamo ammirare oggi - commenta l'assessore ai Lavori Pubblici Bruno Simini. - Le pagine di questo volume raccontano tre anni di lavori e un cantiere che è stato paradigma di tutta la nostra professionalità e cultura».
E il risultato è stato molto apprezzato dai milanesi e dai turisti che hanno aspettato pazientemente in coda il proprio turno per ammirare la casa del Novecento milanese. Dal 6 dicembre, girono dell'inaugurazione al 1 marzo 400mila persone hanno affollato le sale del museo, che ha così scalato le classifiche diventando il luogo d'arte più visitato di tutta Italia, durante le festività natalizie, con punte di oltre ottomila ingressi. La media giornaliera di visitatori è 4650.
Grandi numeri anche al bookshop, dove sono state acquistate oltre 3400 copie del catalogo, mentre la guida alla collezione ha già raggiunto le 5500 copie vendute. Le audio-guide di Storyville hanno accompagnato per le sale 17360 visitatori, mentre Civita ha guidato nel viaggio attraverso il Novecento italiano 545 gruppi. Oltre 150 classi hanno partecipato alle visite organizzate dalla scuola e guidate dai loro insegnanti, mentre quasi quattromila tra bambini e ragazzi hanno animato i laboratori. Il segreto del successo? Per l'assessore alla Cultura del Comune Massimiliano Finazzer Flory risiede nel «dialogo tra contenitore e contenuto, tra architettura e contesto urbano.

Rapporti che abbiamo voluto orientati da un'idea di arte totale, di arte-contatto, di attraversamento creativo della cultura».

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