Stile

Armonia meccanica nello stile del XIX secolo

A. Lange & Söhne ritorna sul 1815 Tourbillon vestendolo in platino con quadrante in smalto

Fabrizio Rinversi

Era il 24 ottobre del 1994, quando, a Dresda, unitamente al Lange 1, al Saxonia e all'Arkade, A. Lange & Söhne lanciò il Tourbillon «Pour Le Mérite». Un evento che sancì il ritorno della Casa sassone nell'olimpo dell'Alta Orologeria mondiale, dopo un declino durato quasi cinquant'anni, e l'inizio di una serie di tourbillon d'eccezione che, oggi, si arricchisce di un pregevole capitolo: non una novità assoluta, ma un collaudato meccanismo, riproposto con un vestito diverso e mai «indossato». Stiamo parlando del 1815 Tourbillon, sul quale quattro anni or sono A. Lange & Söhne ha riunito due sofisticati dispositivi quali lo stop-seconds per il tourbillon - brevetto del 2008 - e lo ZERO-RESET contestuale - brevetto nel 2000 - e che, ora, si presenta su cassa in platino da 39,5 mm e quadrante smaltato bianco, in edizione limitata a 100 esemplari. La combinazione tra i due sistemi sopra indicati consente la regolazione del segnatempo al secondo esatto e la particolarità, come accennato poc'anzi, sta nel fatto che ciò avviene sul bilanciere in azione all'interno della gabbia del tourbillon, a vista attraverso l'ampia apertura al 6. In sostanza, un leveraggio d'arresto, all'estrazione della corona, ruota spingendo una molla a «V» verso il bordo del bilanciere, bloccandolo con uno dei due bracci, e agendo contemporaneamente sui montanti della gabbia con l'altro braccio, interrompendone il moto: la suddetta molla a «V» viene tenuta in posizione mediante una molla di flessione. Nello stesso istante, tutto ciò interagisce con il dispositivo ZERO-RESET, relativamente al quale la corona tirata verso l'esterno, permette ad una leva a martello di cadere sulla camma a cuore coassiale all'asse di rotazione del tourbillon e dei piccoli secondi, facendo scattare questi ultimi verso lo «0» (come accade in un crono). Una volta avvenuta la regolazione precisa dell'orologio, il reinserimento della corona riattiva il tourbillon, disinserendo il freno, e l'energia immagazzinata durante lo stop, fa ripartire immediatamente il bilanciere. Una simile armonia meccanica si dipana all'interno di una cornice smaltata, il quadrante, oggetto di diversi giorni di lavoro e vari passaggi al forno, per ottenere il massimo candore: su di esso, spicca il numero arabo al 12 realizzato in rosso, reminiscenza dei vecchi tasca della Maison, stampato e cotto separatamente, e la scala della minuteria a chemin de fer. Nel calibro manuale Lange L102.1 si segnala, poi, il copriperno in diamante sull'asse del bilanciere.

Afferma Anthony de Haas, Direttore Sviluppo Prodotto: «L'idea alla base del 1815 Tourbillon è di costruire un ponte credibile tra le origini dell'orologeria e il presente».

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