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Ascoli, ubriacano 16enne e la violentano in coppia Madre "sente" al telefono

Lo stupro un mese fa. In manette due 18enni: Carlo Maria Santini ed Enrico Maria Mazzocchi. L'accusa è di violenza sessuale di gruppo. La madre della giovane "testimone" della violenza

Ascoli, ubriacano 16enne 
e la violentano in coppia 
Madre "sente" al telefono

Ascoli Piceno - Con l'accusa di aver violentato una sedicenne, dopo averla fatta ubriacare, la squadra mobile di Ascoli ha arrestato due ragazzi ascolani di 18 anni, Carlo Maria Santini e Enrico Maria Mazzocchi. Lo stupro sarebbe stato commesso in un appartamento, e l'accusa nei confronti dei due indagati è di violenza sessuale di gruppo.

La violenza e la denuncia  L’hanno fatta ubriacare e costretta a sottostare ad atti sessuali, mentre la madre che l’aveva chiamata al telefonino ascoltava impotente quello che stava succedendo. Con questa accusa il gip di Ascoli Piceno Annalisa Gianfelice ha disposto l’arresto di due diciottenni ascolani accusati di aver abusato di una sedicenne in un’abitazione nel centro storico. L’appartamento è uno di quelli individuati a settembre dagli investigatori della Squadra mobile, diretta da Piefrancesco Muriana, nell’ambito dell’operazione antidroga Messenger: lì un gruppo di giovani ascolani si ritrovava per festini a base di sesso e droga. In quell’occasione vennero arrestate 13 persone e fu posta sotto sequestro una gioielleria compiacente, alla quale i ragazzini, alcuni dei quali minorenni, vendevano oggetti preziosi sottratti in famiglia per poter acquistare la droga.

La madre testimone La madre della ragazza violentata ha assistito in diretta telefonica allo stupro della figlia. La donna aveva appena chiamato la figlia non vedendola tornare a casa e dopo aver avuto risposta aveva potuto seguire, purtroppo per lei, tutto l’evento, a causa del fatto che la comunicazione telefonica non era stata interrotta. La violenza sessuale è avvenuta nello stesso appartamento dove si svolgevano nei mesi scorsi i festini a base di cocaina ed alcol. L’appartamento in questione è di proprietà della famiglia del Santini il quale continuava ad averne la disponibilità nonostante gli fosse stato vietato l’accesso da parte del tribunale dei Minori.

La droga come arma Carlo Maria Santini, uno dei due indagati arrestati stamani, venne denunciato per aver soggiogato e iniziato al consumo di cocaina un ragazzo ascolano appassionato di cultura "emo", che aveva agganciato attraverso il programma di chat Messenger. L’appartamento dove la sedicenne sarebbe stata abusata è nella disponibilità di Santini perchè di proprietà di un suo parente.

Al posto di Messenger, stavolta il diciottenne avrebbe utilizzato il social network Facebook per avvicinare diverse ragazze, gran parte delle quali risultano maggiorenni, e alcune consenzienti a intrattenersi con i ragazzi.

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