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Asilo di Rignano: dopo 5 anni processo da rifare

Cambia il giudice e gli avvocati delle parti non si mettono d’accordo: saranno riascoltati i testimoni dei presunti casi di pedofilia delle maestre

Asilo di Rignano: dopo 5 anni processo da rifare

RomaTimer azzerato sul processo di Rignano Flaminio. Si allungano i tempi per sapere se i cinque imputati, accusati di aver abusato dei bambini della materna «Olga Rovere» nell’anno scolastico 2005-2006, sono colpevoli o innocenti.
Tra i legali della difesa, infatti, sono sopraggiunte divergenze che hanno annullato le udienze svolte fino ad oggi davanti al tribunale di Tivoli. Una notizia nota da settimane ma ufficializzata solamente ieri, in occasione di un summit fissato per fare il punto sulla necessità di formare un nuovo collegio giudicante, poiché il precedente era precario. Il giudice Marzia Minutillo Tantur, infatti, è stata messa fuori ruolo dal Csm per consentirle di seguire i lavori della commissione d’esame al concorso in magistratura.
Così, ieri, è stato chiesto a pm, difensori degli imputati e di parte civile, la disponibilità a salvare l’attività dibattimentale finora svolta. Hanno accettato tutti, ad eccezione dell’avvocato Roberto Borgogno che, insieme al penalista Franco Coppi, assiste la maestra Patrizia Del Meglio e suo marito, l’autore televisivo Gianfranco Scancarello. Quella di ieri segna la prima, vera, divergenza tra gli avvocati degli imputati, i coniugi Scancarello-Del Meglio, le maestre Marisa Pucci e Silvana Candida Magalotti e la bidella Cristina Lunerti che, a seconda delle singole posizioni processuali dovranno rispondere di violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza.
«Data la delicatezza e la complessità del tema - ha sottolineato però l’avvocato Borgogno - è doveroso che il nuovo giudice ascolti “dal vivo” quanto hanno sinora raccontato nelle varie udienze a porte chiuse i genitori dei 19 bambini coinvolti nelle presunte violenze». Questa circostanza porterà al rinnovamento del dibattimento: il processo ripartirà da zero e verranno convocati di nuovo tutti i testimoni.
Il presidente del Tribunale Mario Frigenti ha già fissato la prossima udienza al 13 luglio, nella speranza che il Csm nel frattempo abbia provveduto a indicare un nuovo membro nel collegio giudicante. Solo in quel caso si potrà formalizzare il rinnovamento del dibattimento e stabilire il calendario dei lavori. Così per le famiglie dei piccoli, l’incubo continua, ed è sempre popolato da orchi e streghe. Molti genitori ieri hanno criticato il comportamento del giudice a latere Marzia Minutillo Turtur, per non aver rinunciato alla nomina di esaminatrice, rischiando di far saltare un processo che va avanti già da 5 anni. «Se il 13 luglio il collegio non sarà reso “stabile”, come temiamo, e il dibattimento subirà un lungo rinvio prima di ricominciare da capo - ha annunciato il legale di parte civile, avvocato Pietro Nicotera - i genitori dei bimbi organizzeranno un sit-in ad oltranza sotto la sede del Csm». «Le parole del presidente Mario Frigenti sono rassicuranti e non mettiamo in discussione la sua volontà di arrivare al più presto a sentenza - ha proseguito -. Ma il magistrato che dovrà integrare il collegio deve essere nominato dal Csm, e questo rassicura meno. Vedremo quindi cosa accadrà il 13 luglio.

Poi valuteremo il da farsi».

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