Asma allergica, un'infiammazione che modifica la struttura dei bronchi

«Nei pazienti asmatici allergici la costante infiammazione dei bronchi nel tempo causa una modifica strutturale degli stessi », afferma Giorgio Canonica, direttore clinica malattie respiratorie e allergologia università degli studi di Genova - San Martino, past president World Allergy Organization. «Uno studio da noi condotto ha permesso di evidenziare che, nei pazienti rispondenti al trattamento con omalizumab, si manifesta un'interruzione e reversione del processo infiammatorio, con una potenziale regressione della patologia».
Oltre 400 specialisti in pneumologia e allergologia dell'adulto e del bambino hanno partecipato a Napoli per tre giorni ad un convegno dedicato all'approccio clinico nell'asma allergico. Obbiettivo: individuare i percorsi terapeutici che migliorano la qualità di vita dei pazienti che soffrono di queste patologie. Giovedì, in apertura del convegno, è intervenuta Monica de Simone presidente di Federasma Onlus, che tutela le persone affette da malattie allergiche ed asmatiche.
«Asma grave è il termine utilizzato per descrivere una forma d'asma che non beneficia della consueta terapia con steroidi per via inalatoria ad alte dosi rende noto Eugenio Baraldi, direttore scuola di specializzazione di pediatria, università degli studi di Padova, presidente società italiana per le malattie respiratorie infantili.

Ridurre il rimodellamento delle vie aeree dovuto alla persistenza dell'infiammazione polmonare nel paziente con asma allergico è stato un obiettivo dei ricercatori di Novartis, seconda industria farmaceutica al mondo, impegnata nell'area dell'asma allergico grave con un trattamento biologico in grado di bloccare i responsabili delle malattie da ipersensibilità.

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