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Assicurazioni bestiali

Nell'Italia con sempre meno figli e più animali, c'è il boom delle polizze. Un giro d'affari da 532 milioni

Assicurazioni bestiali

È una voce nuova che si aggiunge all'elenco delle spese per chi possiede un animale. È la voce dell'assicuratore, il capitolo di bilancio familiare che riguarda la tranquillità a quattro zampe. Fido sta male? C'è la polizza per il veterinario, anche 24 ore su 24. Si è perduto? Ecco la copertura per le ricerche. Ha addentato un polpaccio umano invece che un osso? L'assicurazione contro i danni a persone o cose interviene a garantire il risarcimento. E se il padrone, che spesso è una persona anziana e magari sola, non è più in grado di prendersi cura del suo animale? Non c'è da preoccuparsi: una compagnia si farà carico di sistemare la bestiola in caso di inabilità, o addirittura di morte, del proprietario.

Nell'Italia con sempre meno figli da crescere e sempre più animali da accudire, prendono piede le «assi-pet», le polizze a quattro zampe. Il mercato è enorme: il portale Facile.it, un comparatore online delle migliori offerte delle compagnie a tutela dei propri beni (auto, moto, case, salute, viaggi) ha di recente inserito un capitolo che riguarda cani e gatti. E ha condotto una ricerca calcolando che il giro d'affari potenziale è vastissimo: 532 milioni di euro per la sola responsabilità civile. In lire, valuta rimpianta da molti possessori di animali, farebbero oltre mille miliardi. E forse è una stima prudente.

Secondo i dati forniti a Zoomark, il salone dei prodotti e delle attrezzature per animali domestici che si è svolto a metà maggio alla fiera di Bologna, nelle case italiane vivono tante bestie quanti uomini: 30 milioni di pesci, 13 milioni di uccelli e uccellini, 7,5 milioni di gatti, 7 milioni di cani. E fin qui siamo a quota 57,5 milioni. Vanno aggiunti 1,8 milioni di piccoli mammiferi (conigli, furetti, criceti, cavie) e 1,3 milioni di rettili (in larghissima parte tartarughe, ma anche serpenti e iguane). In totale 60,6 milioni. E secondo l'ultimo bilancio demografico mensile diffuso dall'Istat (novembre 2016), i residenti in Italia sono 60,6 milioni. Parità assoluta. Secondo Eurispes sono un po' meno della metà (il 43 per cento circa degli italiani) le persone che accolgono tra le mura domestiche un ospite di un'altra specie.

Le assicurazioni tuttavia si occupano solo marginalmente di pesci rossi, tartarughe, canarini e pappagalli: lo fanno se sono specie importate da Paesi esotici. C'è più attenzione per conigli domestici e criceti. Ma quasi tutta l'attenzione è calamitata dai 14,5 milioni tra cani e gatti. Che rappresentano comunque un bacino ragguardevole. Sono loro che riempiono la vita di moltissima gente bisognosa di compagnia, che affollano gli ambulatori dei veterinari e che rischiano di procurare danni a cose e persone. Si stima che gli amici a quattro zampe costino circa 300 euro al mese tra cibo e accudimento.

POLIZZE PER OGNI EVENIENZA

Se il padrone è un anziano che vive solo e campa con la pensione, non è una somma trascurabile. E gli imprevisti zoologici sono dietro l'angolo. In primo luogo la salute: il 40 per cento dei proprietari porta il suo animale dal veterinario più di due volte l'anno per malattie o incidenti. Interventi chirurgici e odontoiatrici non sono così infrequenti. E poi bisogna considerare i danni che la bestia può provocare, con gli annessi indennizzi che si dovesse essere costretti a risarcire oltre alle spese legali. Queste sono le voci assicurative più frequenti. Ma si possono stipulare polizze anche su animali esotici per tutelarsi dal rischio che contraggano malattie a cui sono soggetti lontano dal loro habitat d'origine. Queste assicurazioni sono le più costose.

Tutte le principali compagnie hanno ideato polizze che i proprietari possono ritagliarsi su misura. Una delle più diffuse è Unisalute, il ramo specializzato nell'assicurazione sanitaria del gruppo Unipol, con il pacchetto Dottor Pet. Un altro colosso, il gruppo Axa, ha la polizza Confido. Allianz si prende cura dei quattro zampe con Allianz1. Cattolica e Fata lanciano Petme che si estende anche ai conigli. E poi Sara, Europe Assistance, Genialloyd, Genertel e via elencando. La European brokers si serve del preventivatore canino Baudget (sintesi di «bau» e budget) per fare acquistare le tre polizze online Safedog: silver (80 euro), gold (106), platinum (140).

Le coperture offrono molti servizi, ovviamente non tutti assieme, come visite gratuite in caso di infortuni e malattie, tariffe speciali per le prestazioni veterinarie, consulenze telefoniche, informazioni 24 ore su 24 (su cliniche, ambulatori, farmacie, pensioni, toelettatura, allevamenti di zona, stabilimenti balneari accessibili, eventi), oltre alla tutela sanitaria (cura, medicinali, ricoveri, interventi chirurgici), copertura per i danni a terzi e a cose, tutela legale.

LE CONDIZIONI

Quanto ai prezzi, si parte dai 40 euro annuali per una copertura di base e si va a salire in base a numerose variabili.

Gran parte delle compagnie impongono limitazioni relative alla razza e all'età della bestiola. Il premio sale all'aumentare dell'età, analogamente a una polizza vita per i bipedi: la fascia più costosa è quella tra sei mesi e 10 anni, oltre i quali può anche capitare che il quattrozampe non venga più assicurato a meno che non si tratti di un vecchio cliente che rinnova. Se invece il cane appartiene a una razza classificata come a rischio, il rincaro può arrivare al 60 per cento in più. Ogni compagnia ha le sue tabelle di pericolosità, che comunque comprendono sempre il pitbull, il rottweiler e il dogo argentino. Nel 2003 era stata pubblicata un'ordinanza che rendeva obbligatoria l'assicurazione per 17 razze di cane pericolose: fu un flop perché alcune di esse, come il rafeiro do Alentejo, non esistono in Italia. I proprietari protestarono in base al principio (tutto da dimostrare, in realtà) che non esistono cani pericolosi ma soltanto padroni irresponsabili. Nel 2009 una nuova disposizione impone una polizza obbligatoria soltanto per i cani segnalati dai veterinari alle Asl come pericolosi, oppure che abbiano aggredito qualcuno.

Anche l'impiego della bestia influisce sul valore del premio da versare, come sottolinea il sito Qualazampa.news specializzato nell'informazione sui cani. Un conto è un animale da compagnia, un conto è un cane da soccorso, da caccia o da mostra. Altri elementi da considerare sono l'iscrizione all'anagrafe canina (indispensabile per molte compagnie) e l'eventuale impianto di un microchip, che facilita il ritrovamento. Si può stipulare anche una polizza viaggio: in questi casi si è coperti nelle vacanze all'estero per la parte sanitaria o semplicemente si potranno avere informazioni su strutture di accoglienza «pet friendly».

DOTTOR BAU E MIAO

Qualcuno fa sconti per il primo anno, altri vengono incontro ai proprietari che godono dell'esenzione dal ticket. Le mille clausole sono tutte spiegate nei formulari online delle varie assicurazioni ed è meglio informarsi bene perché non sempre c'è chiarezza. Il modo più conveniente di procedere è chiedere un preventivo su internet o fare una verifica su qualche comparatore online di prodotti assicurativi. Uno di questi è stato presentato addirittura alla Camera dei deputati lo scorso febbraio: si chiama Mutua animali domestici 2017, riguarda cani (polizza Dottor Bau) e gatti (polizza Dottor Miao). Anche questa è un'iniziativa privata, lanciata dalla Mias (Mutua italiana assistenza sanitaria) assieme a Europe Assistance e al movimento ecologista Fareambiente. Qui l'animale è trattato quasi come un essere umano. Tra i servizi offerti da Dottor Bau e Dottor Miao c'è «Per sempre», che in caso di ricovero o morte del padrone garantisce una sistemazione adeguata all'animale in una struttura qualificata delle Guardie ecozoofile di Fareambiente. Come essere in una casa di riposo.

Viceversa il servizio «Sacrificio necessario» garantisce la cremazione del caro estinto «in modo etico» in strutture controllate tramite la società genovese Petico. Che cos'è una sepoltura etica? La legge vieta di seppellire le carcasse degli animali in luoghi pubblici e obbliga all'incenerimento. Invece di utilizzare forni crematori comuni, la società «conferisce dignità al momento del distacco» con una cremazione personalizzata, al massimo tre carcasse alla volta ma in modo da distinguere le ceneri. Il «Servizio prestige» effettua addirittura la cremazione singola e la consegna dell'urna, proprio come fosse un parente stretto, anche a domicilio (con sovrapprezzo). Il costo va dai 150 ai 375 euro.

Con supplemento di 130 euro in caso di urgenze.

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