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Atletica, Europei: 20 km di marcia Schwazer parte con un argento

L'altoatesino va forte, poi lascia andare il russo Emelyanov e vince la volata per il secondo posto: "Ho risparmiato energie per la 50 km"

Atletica, Europei: 20 km di marcia 
Schwazer parte con un argento

Barcellona - Era partito per vincere l'oro. Va detto. Quindi un po' di amaro resta. Ma l'argento di Alex Schwazer è dolce, un bel sorriso nella galleria buia dell'atletica italiana. La marcia resta l'ancora di salvezza preferita per l'Italia. Già cancellato quell'orrendo zero nel medagliere dei Mondiali di Berlino. Fatica e sudore. Parte forte il carabiniere di Vipiteno. Aveva promesso gara dura per stroncare subito la concorrenza. Non c'è il russo Borchin, l'unico rivale vero dell'azzurro, autore quest'anno della migliore prestazione mondiale. I russi schierano Emelyanov, giovanissimo, 20 enne. Il piccoletto si attacca ai talloni di Schwazer dal primo chilometro. L'azzurro stacca tutti, ma non lui. Dietro un gruppetto, con i migliori, compresi Ivano Brugnetti e Giorgio Rubino. L'azzurro agli 8 km si lascia riprendere. Il russo insiste su un ritmo da "macchina": 4' al chilometro. Prende vantaggio, i secondi diventano 16 (al km 13). Si ferma per strada Brugnetti. Poi Schwazer attacca deciso, ma il distacco da Emelyanov non cala. E allora si accontenta di gestire. Con lui rimane il portoghese Joao Vieira, che prova a forzare, ma Alex non perde un centimetro. E all'ultimo cxhilometro piazza l'allungo decisivo. E' quello che vale l'argento a 28" da Emelyanov (1h20'10"), con 11" di vantaggio su Vieira. Chiude con un discreto quinto posto Rubino.

Schwazer soddisfatto "Gara normale, non mi sentivo benissimo. Sono partito al mio ritmo, sapevo di poter aumentare. Non conoscevo Emelyanov. Il mio errore è stato aspettare il gruppetto e lasciarlo andare. Poi quei 20 secondi non sono più riuscito a riprenderlo: mi è mancato lo sprint della 20 chilometri. Ora penso solo a recuperare per la 50 km di venerdì". Comunque il carabiniere non è deluso dal risultato: "Va bene così. Mi sono dovuto risparmiare un po' perché io devo marciare sotto i 4'20" al km nella 50. Era inutile tirare a tutta". 

Azzurri tutti avanti Mattinata positiva per gli italiani. Nicola Vizzoni nel lancio del martello e Chiara Rosa nel peso sono approdati in finale. A Vizzoni serviva un 75,50 per garantirsi la qualificazione diretta. L’azzurro ha esordito con 74,10, poi si è migliorato a 75,04 ed ha chiuso con 73,73. Terzo nel suo gruppo, è passato grazie ai ripescaggi. Bene la primatista italiana del peso Chiara Rosa. La padovana, dopo un 16,35 di rodaggio, al secondo lancio (18,26) ha centrato la qualificazione superando di 76 centimetri i 17,50 m richiesti. L’azzurra va in finale con la quinta miglior misura dei due gruppi. Semifinale conquistata anche da entrambi i quattrocentisti. Il primatista italiano Andrea Barberi ha chiuso terzo la sua batteria in 46"05. È stata poi la volta del 22enne bergamasco Marco Vistalli, schierato nell’ultima batteria che ha affrontato in 46"06, piazzandosi quarto.

Ha passato il turno grazie al ripescaggio Manuela Gentili, impegnata nella prima batteria dei 400 ostacoli.

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