Cronache

Atzori, oggi è il giorno della verità

Atzori, oggi è il giorno della verità

(...) si ritrovano a -11 dal Torino, -7 dal Pescara, -6 dal Sassuolo, -5 da Reggina e Padova. E dai gentiluomini del plotone d'accoglienza in attesa serale al Cristoforo Colombo parte un'elegante dose di insulti, uova, patate, pomodori, sputi, spintoni, schiaffi e pugni all'indirizzo dei mortificati reduci dalla disfatta in terra d'Umbria. Così la vergogna è completa. E ora? Paradossalmente vi dico, calma e gesso. Considerato - come vado argomentando da tempo - che con ogni probabilità i primi due posti finali che valgono l'immediato ritorno in serie A resteranno un sogno, serenamente esorto l'intero clan blucerchiato - dirigenti, giocatori, tifosi - a far prevalere il buonsenso affinché si possa preparare e oliare con giudizio la squadra che offra le migliori garanzie di poter rientrare dalla finestra nell'Olimpo del calcio vincendo gli insidiosissimi play-off nella calura del giugno 2012. Dettagliatamente mi spiego. Punto primo. Mai cedere al ricatto della piazza, che se le porgi un dito ti porta via il braccio. Se la piazza minaccia, chiamare polizia e carabinieri. Correttamente leggo in questa chiave l'estemporanea conferma di principio della fiducia all'allenatore.
Punto secondo. Ma quale ultima spiaggia per Atzori! Quale che sia il responso del match con il Crotone, in vista della trasferta di Brescia ci si liberi immediatamente - sottolineo: immediatamente - del deludente mister manicheo che si è perso in autocastranti sfide private con i giocatori (in primis Piovaccari) a scapito del patrimonio tecnico-sportivo-economico-finanziario degli azionisti di riferimento (inerti come certi gas). Ventiquattro elementi alternati in 12 partite di campionato sono l'indice di idee pesantemente offuscate. In 4 mesi di lavoro Atzori non è stato capace di assemblare i 18-20 giocatori autenticamente più validi per farne una squadra. Librato sulla bilancia, è stato trovato scarso. Se pure riuscisse ad azzeccare la formazione e battere il Crotone, state sicuri che il cocciuto Atzori ricadrebbe successivamente in tentazione. Gli imprescindibili obiettivi della Sampdoria pretendono una guida tecnica ben più esperta ed equilibrata. Punto terzo. Si prenda infine semplicemente atto che questo pletorico organico non è il più completo della serie B, poiché evidenzia lampanti carenze sia in difesa sia - soprattutto - a centrocampo. Si eviti di farsi ridere dietro parlando di «corazzata», di «Juventus di cadetteria» e amenità consimili. Gli azionisti di riferimento si sentano infine sportivamente in obbligo di correre ai ripari sul mercato di gennaio sfoltendo l'organico col machete e assicurandosi due o tre rinforzi «ad hoc» nei punti fondamentali: tenendo presente che non di rado il miope risparmio di qualche milione di euro comporta nel calcio (a loro è già successo) successivi salassi moltiplicati per 5 o per 10, beffardamente conditi da cori di pernacchie. Punto quarto. Forte di avere sostenuto a tempo debito - senza fortuna ma con plausibili ragioni - le alternative candidature di Ventura o Montella, mi permetto di indicare ora che l'imprescindibile riscatto della Sampdoria sia nuovamente affidato alla sapiente esperienza di Del Neri.
Che dire per contro del Grifone? Che probabilmente gli manca solo un centravanti. Io capisco Preziosi quando dice «compro e vendo tanto su ogni mercato perché è l'unico modo sicuro per garantire al Genoa il presente e il futuro possibilmente migliori, il che non significa che snobbi i risultati sportivi in Italia e in Europa». Però se poi rinuncia a Floro Flores per impiegare il denaro in Pratto e Caracciolo lo giudico in contraddizione. Tanto valeva allora puntare a costi minimi su aitanti virgulti del valore di Destro (3 reti col Siena in A) o Ragusa (6 gol con la Reggina in B) o Boakye (4 centri con il Sassuolo in B), come spiega concretamente Zeman con gli 8 gol dell'imberbe Immobile a pro del brillantissimo Pescara. Ora risento parlare per gennaio di Gilardino, 31 anni e mezzo, fresco reduce da serio infortunio, costo elevato. Con lui, l'attuale Grifo da 10°/12° posto potrebbe magari diventare da 6°/8°. Cioè comunque escluso dall'Europa.

Fortemente dubito che Preziosi si lasci tentare.

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