Auto in sosta vietata bloccano l'autobus: autista preso a sberle

Che colpa ne aveva lui? Che colpa può avere l'autista di un autobus se alcune macchine parcheggiate in sosta vietata all'ingresso del deposito dei mezzi pubblici, gli impediscono l'accesso? Andiamo tutti di corsa, è vero, soprattutto in auto. E anche le maniere si sono fatte più spicce (e meno educate). Naturalmente ciò non contempla le aggressioni. E quindi nemmeno quello che è accaduto ieri mattina a un autista Atm che, dopo essere giunto al capolinea, voleva parcheggiare il bus, come da prassi. E non riuscendo a entrare a causa di alcune vetture parcheggiate all'ingresso del deposito, è rimasto bloccato sulla carreggiata. Indispettendo in maniera decisamente eccessiva quattro automobilisti che si trovavano in fila dietro di lui. Ma vediamo com'è andata.

Alle 11.20 il bus della linea 82 - che parte dalla stazione Centrale e ha il capolinea in via Cerkovo, alla Bovisasca - terminato il servizio si avvia verso il vicino deposito Atm di via Gabbro. Inaspettatamente l'autista, un 50enne, all'ingresso della rimessa si trova alcune vetture parcheggiate che gli impediscono di entrare. Così l'uomo blocca il bus, anche perché non potrebbe fare altrimenti.

A quel punto gli animi si scaldano: il mezzo pubblico bloccato occupa parte della carreggiata e gli automobilisti in fila dietro cominciano a strombazzare a più non posso perché quel «coso» li ha obbligati a fermarsi. Anche l'autista suona, sperando che qualcuno dall'interno del deposito sposti quelle vetture che non lo fanno accedere.

Sono gli automobilisti dietro il bus, però, a mostrare un animo da sceriffi. E allora via con il «regolamento di conti»: in quattro escono dalle loro vetture, salgono sul bus che ha le porte aperte e uno di loro si dirige deciso verso il povero autista e, senza proferire parola, lo prende a schiaffi. Quindi se ne va con gli altri tre che, probabilmente approvano quel gesto inconsulto, visto che non fanno niente per evitarlo.

La segnalazione parte dalla sala operativa dell'Atm e sul posto, mentre l'autista finisce a Niguarda, arrivano gli agenti del commissariato «Comasina». In fondo è andato tutto bene e non si deve pensare al peggio. Mai. Perciò non arrovelliamoci sulla possibilità che quell'automobilista al posto degli schiaffi avrebbe potuto usare un coltello...

PaFu

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