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Azouz cambia vita e si dà alla birra: «Ho un bar, resto in Italia»

LeccoFidanzato con una bella ragazza calabrese di 21 anni, barista nei fine settimana in un centro commerciale di Lecco. Azouz Marzouk dice di voler dimostrare che non c’entra più niente con il mondo dello spettacolo, ma intanto finisce ancora una volta sotto ai riflettori e sulle pagine dei rotocalchi. Paparazzato da Oggi mentre bacia Michela, finisce adesso su Gente in un’intervista dove spiega «che non vorrebbe parlare di lei» e preferirebbe che restasse «nel privato». Nel mezzo finisce sul quotidiano locale, La Provincia mentre riempie un bicchiere di birra alla spina nel bar del supermercato dove lavora adesso, ma subito dopo precisa che non ha voglia di sudare troppo: «Io lavoro al bar ma diventerò socio».
Perciò, anche se il suo avvocato Roberto Tropenscovino, dice che Azouz è cambiato, il tunisino che ha perso moglie e figlio nella strage di Erba non riesce a stare nell’anonimato troppo a lungo. E infatti in settimana sta a Torino per partecipare a eventi organizzati dalla fondatrice del suo fan club. «Vuole rifarsi una vita in Italia», dice il suo legale. Ma Azouz, che ha solo 28 anni, rischia comunque l’espulsione, pena accessoria alla condanna per spaccio di droga. Il tunisino era infatti finito di nuovo in carcere dopo la strage di Erba ed era tornato in libertà il 30 dicembre. «Voglio ricominciare da Lecco perché era la città che piaceva a mia moglie Raffaella», dice. Anche se proprio a Lecco, dove viveva agli arresti domiciliari, era finito di nuovo nei guai.
«Ora sta con un bellissima ragazza, lavora e ha deciso di cambiare vita – conclude il suo legale -. Per noi l’espulsione è una pena troppo severa, per questo abbiamo fatto ricorso». La sentenza arriverà quest’estate. Intanto sembra che la sua presenza dietro al bancone del bar abbia già fatto aumentare i caffè.

«Alla faccia di chi lo voleva in carcere o espulso – conclude Tropensovino – Azouz è un personaggio che piace e suscita simpatie».

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