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Ballottaggio a Kabul, ma spunta l'ipotesi governo di coalizione

La Commissione elettorale indipendente: i ballottaggi si terranno il 7 novembre. Ma Karzai e lo sfidante Abdullah lavorano già a un governo di coalizione. E Berlusconi assicura: "Il nostro sostegno continua"

Ballottaggio a Kabul, 
ma spunta l'ipotesi 
governo di coalizione

Kabul - E' giallo sul futuro politico dell'Afghanistan. La Commissione elettorale indipendente Noor Mohammad Noor ha fatto sapere che i ballottaggi si terranno il 7 novembre. Il presidente uscente Hamid Karzai ha, infatti, ottenuto il 49,67% dei voti al primo turno delle elezioni presidenziali del 20 agosto scorso. Nel frattempo, però, lo presidente uscente e il suo principale sfidante Abdullah Abdullah stanno lavorando a un governo di coalizione. Intanto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha confermato che la "comunità internazionale continuerà ad assistere" le forze afgane "per offrire maggiori possibilità di votare per il secondo turno" delle elezioni presidenziali. "Sarà un'enorme sfida", ha invece il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon.

Afghanistan al ballottaggi E' stato lo stesso presidente uscente afgano Karzai ad annunciare la data dei ballottaggi per le presidenziali. Alla conferenza stampa a Kabul ha partecipato anche John Kerry, presidente della Commissione esteri del Senato americano. Tuttavia, Karzai e Abdullah stanno lavorando per formare un governo di coalizione. Sotto la pressione della comunità internazionale e incalzato dal rapporto della Commissione per i reclami insediata dall’Onu che ha invalidato per brogli un milione e 300 mila voti, Karzai aveva fatto sapere, attraverso il portavoce Waheed Omar, che si sarebbe attenuto alle decisioni della Commissione elettorale indipendente. Secondo quanto riferiscono fonti ufficiali della Commissione elettorale, il presidente afgano uscente ha ottenuto il 49,67% dei voti al primo turno delle elezioni presidenziali del 20 agosto scorso.

Karzai: "Progresso per la democrazia" Il presidente uscente Karzai ha salutato il ballottaggio come un passo avanti per la democrazia nel Paese. "Questo non è il momento giusto per discutere delle inchieste - ha, quindi, dichiarato a proposito dei brogli accertati dalla Commissione per i reclami - questo è il momento di avati verso la stabilità e l’unità nazionale". Proprio per questo il presidente afgano ha chiesto "alla nostra nazione di trasformare tutto questo in un’opportunità per rafforzare la determinazione". "Invito a far avanzare il nostro Paese e a partecipare alla nuova tornata elettorale", ha infine concluso Karzai nel corso di una conferenza stampa. Anche l'ex ministro degli Esteri afgano si è detto d’accordo per andare al secondo turno dopo l’accertamento dei brogli.

Ribaltato il consenso a Karzai Secondo quanto è stato anticipato, il presidente afgano ha visto i suoi consensi ridimensionati da oltre il 54% al 48% e per questo si sarebbe profilato un ballottaggio con il suo ex ministro degli Esteri che ha ottenuto il 31,5%. Il presidente americano, Barack Obama, ha sottolineato che "ora è vitale che tutti gli elementi della società afghana continuino a far avanzare la democrazia, la pace e la giustizia". "Guardiamo con favore al ballottaggio e al completamento del processo per scegliere il nuovo presidente dell’Afghanistan", ha affermato il titolare della Casa Bianca. Il premier britannico, Gordon Brown, ha lodato il "senso dello Stato" dimostrato da Karzai nell’accettare il ballottaggio e nel "mettere in chiaro che si deve seguire la via costituzionale".

La presenza italiana in Afghanistan I circa 400 militari italiani inviati in Afghanistan come rinforzo per le elezioni presidenziali resteranno fino al termine del processo elettorale. Ad annunciarlo è stato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, dopo l’annuncio del presidente Karzai che ci sarà il ballottaggio il 7 novembre. "Il processo elettorale - ha aggiunto il titolare della Difesa - che si dovrebbe concludere comunque entro l’inverno". A fargli eco il premier Berlusconi che si è congratulato con il popolo afgano "per la pazienza e la perseveranza che ha dimostrato durante tutto questo lungo processo elettorale". "La circostanza che le elezioni abbiano consentito al popolo afgano di effettuare una scelta autentica è un segnale promettente per il processo democratico dell’Afghanistan", ha continuato il Cavaliere congratulandosi con Karzai che "ha raccolto sostegni in tutto il Paese e tra tutti i gruppi etnici" e con Abdullah "per il risultato da lui ottenuto". Dopo aver garantito la presenza in Afghanistam, Berlusconi ha invitato i leader afgani a "sostere un programma che possa garantire l’edificazione di quel Paese democratico, sicuro, stabile e prospero che il popolo afgano merita".

Onu: "Sida enorme" Anche Ban Ki-Moon si è congratulato mettendo però in guardia sull’"enorme sfida" che costituisce l’organizzazione del nuovo scrutinio. Ban ha salutato il "senso dello Stato" di Karzai, elogiando anche il suo principale rivale Abdullah Abdullah per la "dignità" di cui ha dato prova "durante la campagna e il difficile periodo post-elettorale". Tuttavia, ha aggiunto il segretario dell’Onu, "ci saranno enormi sfide da affrontare per portare a buon fine" il secondo turno. "Non restano che 18 giorni" per preparare il nuovo voto,ha sottolineato il numero uno delle Nazioni Unite.

"L’Onu farà tutto il possibile affinché il secondo turno si svolga in modo libero, equo, trasparente e in un contesto sicuro", ha aggiunto il numero uno dell'Onu. 

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