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Balotelli a casa. Mourinho ci sta provando

Dopo l'ultima lite, il giocatore è stato lasciato a riposo per un problema al ginocchio. Non ci sarà a Catania. L'allenatore non fa sconti: conta la sua legge. Strappo su strappo sta aprendosi il varco per salutare la compagnia. Come fece con il Chelsea, dove fu mandato via

Guarda caso, Mario Balotelli è infortunato e non giocherà contro il Catania. Alzi la mano chi non lo aveva previsto. Troppo facile, vero? Ormai Mourinho è diventato perfino prevedibile: il muso contro muso con Balotelli lo ha talmente prosciugato da averne frenato perfino la fantasia. Il sito dell'Inter ha annunciato la novità, precisando che si tratta di una botta al ginocchio. «Supermario si è infortunato durante l'allenamento di stamani. Alla trasferta in Sicilia non parteciperanno neanche lo squalificato Samuel e Chivu che sta completando il recupero dopo l'intervento al cranio. Non è disponibile nemmeno Arnautovic, fermato dall'influenza». Perfetto, il problema al ginocchio non è una novità. Balotelli lo aveva già accusato appunto giocando contro il Genoa. La disenteria ha completato l'opera e fatto scatenare l'ennesimo dissidio fra il giocatore, il suo entourage, l'allenatore e stavolta ci entra anche la società, che non ha gradito l'ultima intervista di Mourinho alla Gazzetta dello Sport: ha violato il silenzio stampa e raccontato di una febbre inesistente, a differenza di quanto trapelato dall'entourage del ragazzo. Il resto della storia è noto: Mourinho si è preso a brutto muso con Balotelli, non ha gradito le bugie circa quel giocare con la febbre. In realtà era un malessere generale che, durante l'intervallo della sfida con il Genoa, si è tradotto in problema intestinale. Balotelli è tornato in campo, ha fatto il ragazzino con il mal di pancia (mugugni e poca voglia di giocare) e martedì Mou non gliel'ha fatta passare liscia durante l'allenamento. Mou voleva spiegare a tutti sul sito dell'Inter, ma gli è stato impedito. Da qui l'intervista, lo sgarbo alla società. E adesso Balotelli a casa. Tutto già scritto. Ma un passo in più verso la separazione a fine stagione. Separazione fra Mou e l'Inter. Del resto questa è la tecnica tipica del tecnico per farsi mandare via. Ci ha provocato e c'è riuscito con Abramovich, meno paziente di Moratti. Resta solo da vedere se partirà accompagnato da un esemplare: tanti saluti. Oppure da qualche rimpianto. Tanto dipenderà dalla Champions. Poi il Manchester City e il Real Madrid, se davvero lo vogliono, potranno farsi avanti. Il City lo ingaggerebbe solo se Mancini non arrivasse quarto.

Il Real solo se il suo presidente cambierà idea: appunto su Mourinho.

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