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La Bancassurance guarda a piccole imprese e Rc Auto

I gruppi studiano come potenziare l'offerta e sale l'interesse per il ramo Danni. Il risiko delle alleanze

Paola Petti

Con lo scadere dei contratti di partnership e l'annuncio di nuove alleanze fra polizze e sportelli il settore della bancassicurazione è in pieno fermento. Il via alle danze è stato dato dalla trattativa fra Cattolica e il Banco Bpm ma anche Unipol e Unicredit sarebbero al lavoro per rinnovare la loro joint venture Incontra Assicurazioni (la compagnia Danni, nata nel 2006 dalla volontà dell'allora Capitalia e Fonsai anch'essa nel frattempo confluita nel gruppo bolognese). Tra i partner assicurativi di Unicredit ci sono anche Allianz con cui ha creato CreditRasVita e CreditRas Assicurazioni, gli inglesi di Aviva, oltre ai francesi di Cnp (con i quali è stata creata CnpUnicreditVita). Anche CheBanca (gruppo Mediobanca) sta valutando la ricerca di un partner assicurativo per sviluppare le polizze legate a prestiti e mutui. Nel frattempo continua a lavorare con Metlife e Genertel.

Ma quali sono le nuove tendenze della bancassicurazione sul fronte dei prodotti? Polizze multiramo, unit-linked, protezione per le Pmi e anche Rc Auto puntano ad attirare un vasto pubblico. Non solo retail, ma anche small business e private. I prodotti multiramo sono distribuiti presso gli sportelli di più banche ma anche le unit-linked si fanno strada nella bancassurance. Il nuovo target sono però le pmi: banche e compagnie stanno studiando come unire le forze per estendere la gamma di prodotti a piccole e medie imprese e professionisti. Il bacino potenziale di clientela interessata è notevole: per Intesa Sanpaolo, ad esempio, parliamo 1,3 milioni le imprese clienti, di cui 500mila aziende retail seguite dalla Divisione Banca dei Territori, che possono accedere ai nuovi prodotti.

Storicamente il business della bancassicurazione è il Vita, ma c'è un crescente interesse verso il Danni, mentre i prodotti tradizionali stanno perdendo appeal e il business previdenziale è ancora poco conosciuto dalla clientela. Anche Poste Vita è pronta ad affacciarsi su un nuovo mercato: quello della Rc Auto, la distribuzione delle polizze potrebbe partire dal prossimo anno.

Sebbene il confronto con i volumi del Vita evidenzi ancora numeri esigui, nei primi sei mesi del 2017 Poste Assicura ha raggiunto premi di competenza per 64,7 milioni, in crescita del 25% rispetto a un anno prima. Intanto è stata ampliata la gamma dei prodotti venduti attraverso il canale telefonico, lanciando ad aprile scorso ProntoPoste Protezione MultiRc, per la tutela dei danni involontariamente causati a terzi e a giugno è partita anche la nuova polizza PosteProtezione Innova Casa Più.

Per anni le banche hanno guardato alle polizze Danni con una certa diffidenza: troppo alto il rischio di conflitti con il cliente in caso di sinistri. Oggi invece il potenziale di mercato non lo vedono solo gli assicuratori, ma anche i banchieri non solo perché il mercato è cambiato e le banche sono alla ricerca di nuove fonti di ricavi. Ma perché il livello di servizio offerto dalle compagnie è cresciuto.

Un recente studio di Prometeia proietta la crescita dei vari canali distributivi nei prossimi anni. Nel Danni, il canale bancario è l'unico per cui si prevede un incremento a doppia cifra: gli agenti resteranno leader del Ramo, ma sarà la banca a superare il 10% di crescita.

A patto, però, di studiare insieme alle compagnie assocurative dei prodotti semplici: perché la complessità funziona poco in filiale.

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