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Bangkok, nuovi scontri Esercito spara su folla Dieci persone morte

Si aggrava il bilancio degli scontri: 10 morti e 125 feriti. Sgomberati con la forza i blocchi nelle strade. I leader della rivolta: "Combatteremo fino alla fine". L'ambasciata italiana resta aperta. Frattini: "La situazione è insostenibile". Gli scontri di ieri: foto

Bangkok, nuovi scontri 
Esercito spara su folla 
Dieci persone morte

Bangkok - La situazione è drammatica. L'esercito thailandese carica, i manifestanti rispondono lanciando di tutto. I militari hanno aperto il fuoco ad altezza d'uomo - secondo alcuni testimoni - contro le migliaia di "camicie rosse" antigovernative che da settimane presidiano un’area del centro di Bangkok. Il bilancio degli scontri per ora parla di dieci morti e 125 feriti. Un cronista dell’Ansa è testimone di una sparatoria scoppiata in un quartiere della capitale, 500 metri a nord dell’accampamento dei manifestanti.

Giornalisti feriti Tra i feriti anche tre giornalisti, fra cui un fotoreporter thailandese e un canadese che lavora per la Tv France 24. I manifestanti, scrive il Bangkok post, hanno dato alle fiamme un camioncino vuoto della polizia e devastato altri mezzi delle forze dell’ordine.

La "battaglia" di ieri Gli scontri fra la polizia e le migliaia di manifestanti del Fonte unito per la democrazia contro la dittatura (Udd) erano già iniziati ieri sera, dopo che il governo ha intimato alle camicie rosse di sgomberare l’area occupata dai primi di aprile. In serata è stato gravemente ferito con un colpo d’arma da fuoco alla fronte uno dei leader della protesta, il generale Khattiya Sawasdipol, un manifestante è morto e altri nove sono rimasti feriti. Il primo ministro Abhisit Vejajiva ha intanto revocato l’offerta di elezioni anticipate al 14 novembre, dato che l’opposizione legata all’ex premier in esilio Thaksin Shinawatra non ha voluto cessare le proteste, iniziate alla metà di marzo.

Frattini: situazione insostenibile La situazione in Thailandia sta diventando "insostenibile", ha detto il ministro Franco Frattini che ha anche chiesto ai turisti italiani di non andare a Bangkok. "Seguiamo con preoccupazione gli sviluppi. Abbiamo ascoltato il governo thailandese, della sua intenzione di non continuare con questa azione, ma di arrivare ad una trattativa con i gruppi dell’opposizione. Io credo che questa trattativa sia assolutamente urgente perchè la situazione sta diventando insostenibile". "Abbiamo anche chiesto ai turisti italiani" ha aggiunto Frattini, "di registrarsi sul nostro sito www.dovesiamonelmondo.

it che via sms informa di tutto quello che sta accadendo nel luogo in cui si è in vacanza".

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