Mondo

Bangkok, si arrendono altri 2 leader della rivolta

Il bilancio degli scontri di ieri: 14 morti, 91 feriti. Il governo: "Gli incendi appiccati ieri dalle camicie rosse sono "un atto terroristico pianificato". La situazione nella capitale è sotto controllo dopo la resa dei rivoltosi

Bangkok, si arrendono 
altri 2 leader della rivolta

Bangkok - Altri due leader della protesta in Thailandia si sono arresi. Lo ha riferito un portavoce della polizia, secondo cui Veera Musikapong, presidente del Fronte unito per la democrazia, e Weng Tojirakarn, si sono consegnati alle autorità all’indomani della resa di altri cinque elementi di spicco del movimento delle "camicie rosse".

Banca incendiata Le fiamme sono divampate nella Siam City Bank a Bangkok, nell’area di Din Daeng. Lo riferisce via Twitter un cronista dell’Ansa che è sul posto.

Il bilancio egli scontri È di 14 morti e 91 feriti il bilancio della battaglia di ieri tra camicie rosse ed esercito thailandese. Lo ha reso noto il servizio di soccorso Erewan, secondo cui tra i feriti ci sono quattro stranieri. Dall’inizio delle proteste sono state uccise 82 persone, e tra queste due giornalisti, uno dei quali l’italiano Fabio Polenghi. Circa 1.800 i feriti.

Gli ultimi scontri Gli incendi appiccati mercoledi dalle "camicie rosse" a Bangkok erano "un atto terroristico pianificato": lo ha dichiarato il portavoce dell’esercito thailandese, colonnello Sansern Kawekamnerd, secondo il quale la situazione nella capitale è "nel complesso sotto controllo", il giorno dopo la resa dei sostenitori dell’ex premier Thaksin Shinawatra. Sansern ha reso noto che gli incendi sono stati 39, "sistematicamente organizzati e pianificati" dalla dirigenza delle "Camicie rosse" prima della resa, con obbiettivo centri commerciali, edifici governativi, banche e mezzi di comunicazione; l’ufficiale ha infine sottolineato come l’esercito abbia agito con moderazione "dato che se avesse voluto attaccare i civili, il bilancio delle vittime sarebbe stato molto più grave". 

Prosegue il coprifuoco Il governo ha deciso di prolungare per altre tre notti il coprifuoco in vigore nella capitale, espandendolo ad altre 23 provincie: il coprifuoco sarà in vigore dalle 21 ora locale (le 16 in Italia) fino alle 5. In un comunicato, l’esecutivo ha spiegato che polizia ed esercito hanno sottolineato come il coprifuoco imposto la notte scorsa a Bangkok abbia facilitato il compito di individuare i responsabili dei numerosi incendi scoppiati nella capitale, dove la situazione non appare ancora tornata alla normalità.

Rastrellamenti Nelle prime ore del giorno l’esercito ha iniziato a rastrellare le ultime sacche di resistenza nel quartiere dove si erano asserragliati i manifestanti.

Commenti