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Una barca di sole donne «profana» Dubai

da Dubai
Il Golfo d'Arabia rende merito a due team italiani, protagonisti nella Maktooum Sailing Cup di Dubai. Il primo dei quali ha destato enorme interesse e curiosità in tutto l'Emirato arabo soprattutto all'inizio della settimana velica, perché il "Ray Ban Team" è composto da sole donne, unico equipaggio femminile in una manifestazione che mai nella sua storia aveva accolto il gentil sesso. Ovviamente le ragazze non sono arrivate sole a Dubai: l'Eureka Group Sailing Team, è composto infatti da un secondo equipaggio, il "Planet Mozart Team", maschile, che a dispetto del disinteresse iniziale, ha saputo guadagnare strada accendendo le luci della ribalta, arrivando a vincere l'edizione 2007 della Maktoum Cup. Francesco Rocco, direttore dell'Eureka Group, ha avuto l'idea dei due team al termine della scorsa edizione: «Fu allora che pensai ad un gruppo di ragazze da portare in questo posto meraviglioso, a gareggiare in una competizione tra le più qualificate al mondo. Hanno accettato con grande entusiasmo, ma sapevo che i ragazzi non avrebbero sbagliato una mossa». In realtà, dopo un inizio di competizione a rilento, con un errore pagato caro nella regata inaugurale, l'Este24 dei Cantieri d'Este di Fiumicino, timonato dallo skipper Giancarlo Simeoli, dell'Aeronautica Militare, non si è più fermato centrando sei successi consecutivi nelle ultime sei uscite: «Siamo enormemente soddisfatti di questa vittoria finale - le parole di Simeoli - perché quando siamo arrivati a Dubai abbiamo ben notato che taccuini e telecamere erano tutti per le nostre compagne del team femminile». «È stato bello vedere l'interesse di così tante persone nei nostri riguardi - ammette infatti la skipper Cristiana Monina - ma l'anno prossimo verremo qui per vincere». Rimane la soddisfazione di una città che le ha accolte con entusiasmo: «Una città che si è davvero internazionalizzata.

Dubai è in forte crescita demografica ed è diventata una delle destinazioni più belle al mondo, è stato incredibile regatare tra palme e grattacieli».

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