Economia

Il barocco emiliano in mostra nella sede di Bper

La banca modenese aderisce all'iniziativa dell'Abi «Invito a Palazzo»

MODENA - Banca popolare dell'Emilia Romagna (Bper), in occasione dell'iniziativa Abi «Invito a Palazzo», aprirà i propri palazzi storici di Via San Carlo e di Corso Vittorio Emanuele a Modena.
Nel palazzo di via San Carlo, dal 1957 sede della Direzione Generale, la Banca popolare dell'Emilia Romagna ospita un'importante raccolta di oltre cento dipinti che consente di ripercorrere lo sviluppo della cultura figurativa emiliana fra il XIV e il XVIII secolo.
In questa occasione vengono messe in mostra alcune delle più importanti opere che compongono la raccolta: una scelta selezione di dipinti che si propone di illustrare la ricca situazione culturale legata al nuovo ruolo di capitale degli Stati Estensi ottenuto da Modena in seguito del trasferimento da Ferrara della capitale del ducato (1598) e al conseguente rinnovamento edilizio e artistico.
Tra i dipinti più interessanti del periodo, merita di essere segnalata la tela di Ludovico Lana, raffigurante San Sebastiano curato da Irene eseguita per il palazzo ducale di Sassuolo e ora nella raccolta della banca. Un bellissimo dipinto in un formato quasi da pala d'altare realizzato con un calibratissimo equilibrio tra colta retorica classicheggiante e accostante naturalismo.
Incantevole anche l'Allegoria della Fama dell'artista francese, allievo di Guido Reni, Jean Boulanger che costituisce una delle personalità più versatili e interessanti del Seicento in Emilia.
Una parte dell'esposizione è dedicata ai maestri bolognesi: accanto ai nomi dei grandi protagonisti, Annibale e Ludovico Carracci, Guido Reni e Guercino, figurano anche altri artisti di prestigio, come Massari, Tiarini, Cavedoni, Desubleo. Ne emerge una «collezione ideale» che ripercorre la vicenda dell'arte barocca emiliana in corrispondenza con le scelte e i gusti artistici della corte modenese del Seicento.
Sarà possibile visitare anche Palazzo Cavazza, in Corso Vittorio Emanuele a poca distanza dal Palazzo Ducale, oggi sede del Polo Commerciale della banca. L'edificio è caratterizzato dalla sobrietà e dall'austerità tipica dell'architettura modenese dal tardo Settecento. Dall'atrio con volta a botte si entra in un'ampia loggia con colonne di tipo dorico da cui si diparte un maestoso scalone con parapetto in ghisa a decori vegetali che conduce al piano nobile.

Tra i dipinti esposti all'interno, spiccano due ritratti di fanciulli di Johannes Hermans, mentre all'ingresso troviamo una statua marmorea raffigurante Diana cacciatrice dello scultore Giuseppe Graziosi.

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