Cultura e Spettacoli

Bartolini, luci sul nuovo museo

I Dialoghi con la città del MAXXI di Roma, museo delle arti del XXI secolo, ormai in dirittura d’arrivo, disegnato nella nuova forma dall’architetto iraniano Zaha Hadid, si sono inaugurati con un metaforico rumor di piatti, molta luce e molto pubblico partecipe. Sulla facciata esterna del vecchio edificio tra poco non più praticabile, Massimo Bartolini ha installato un lungo nastro composto da piatti luminosi. Luci e ponteggi, una performance come pioggia di stelle cadenti. Sulla sommità del ponteggio una scritta visibile da lontano: «Anche oggi niente».
Laura Cherubini, curatrice del progetto (installazioni site-specific che accompagnano la transizione dal vecchio edificio al nuovo grande cantiere adiacente), spiega: «I Dialoghi con la città sono nati per segnalare alla città la realtà del nuovo museo nascente, per farla entrare nel tessuto del quartiere, che sarà trasformato dalla nuova istituzione museale. E Bartolini è un artista di grande respiro internazionale che ritengo adatto per questo progetto. Ha lavorato con la luce, che è vettore di energia, impalpabile elemento spirituale, la più poetica e immateriale delle sostanze; il ponteggio si riferisce al costruire, tema importante per Bartolini, che ha sempre guardato all’abitare come punto focale del proprio lavoro».
La sera dell’inaugurazione, dopo aver acceso il bianco nastro luminoso, per alcuni minuti gruppi di luci sono caduti rovinosamente, come in una pioggia di stelle, mentre le luci restanti configuravano parole, lettere, hanno composto una frase, e alla fine è apparsa una scritta, accompagnata da un grande applauso del pubblico che assisteva dalla strada e dalle finestre dei palazzi adiacenti: «Anche oggi niente». La frase è stata ispirata a Bartolini da Il mestiere di vivere di Cesare Pavese. L’«anche», sostiene Cherubini, conferisce alla frase una sorta di universalità.
Grande attenzione all’arte pubblica da parte del MAXXI, quindi, in una città come Roma che è stata in passato sede di grande committenza pubblica, dove l’arte è sempre stata contemporanea per qualcuno e parte del passato per altri. «Anche oggi niente» è visibile fino al 30 marzo, poi sarà la volta di Alberto Garutti con un’altra sorpresa per il quartiere e per la città.
LA MOSTRA
«MAXXI. Dialoghi con la città». Roma, via Masaccio.

Info: 063210181.

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