Roma

La battaglia vinta della Onlus per un pronto soccorso pediatrico a Latina

Il 27 maggio aprirà nell'ospedale Santa Maria Goretti una sezione per le emergenze riservata ai bambini. I macchinari, donati nel dicembre del 2009 da un'associazione fondata dai genitori di una bimba morta di meningite, erano rimasti finora inspiegabilmente imballati

Se dal prossimo 27 maggio l'ospedale Santa Maria Goretti di Latina avrà una sezione di pronto soccorso dedicata ai bambini, una struttura unica nel suo genere di tutta la provincia, è grazie alla Onlus Alessia, che per realizzare questo progetto ha dovuto superare mille difficoltà. È dal dicembre del 2009, infatti, che l'associazione fondata nel 2007 da Alessandro e Amelia Mastrogiovanni, genitori di una bimba morta di meningite a 18 mesi, avevano donato una serie di macchinari pediatrici, il necessario per fare corsi di formazione al personale ospedaliero e tutto l'arredamento per un pronto soccorso pediatrico, per un valore complessivo di 70mila euro. Ma fino ad oggi era rimasto tutto inspiegabilmente imballato. Questioni burocratiche che la Onlus è riuscita a sbloccare facendo sentire forte la propria voce. Il progetto è decollato subito dopo l'incontro tra i signori Mastrogiovanni e il direttore sanitario dell'ospedale, Marina Capasso. «Ho spiegato loro che non c'era la cattiva volontà da parte della struttura sanitaria. Una donazione non è sufficiente a mettere in moto un'organizzazione e poi il pronto soccorso aspettava di essere oggetto di una ristrutturazione», dice il manager. Ora i problemi sono stati risolti e l'inaugurazione del nuovo presidio è alle porte. «Per noi significa che la morte di Alessia può avere un senso. Abbiamo esorcizzato, per quanto è possibile, la sua morte con un evento positivo», sostiene Amelia. «Quella notte - racconta la donna - siamo arrivati in ospedale con la bimba che aveva la febbre molto alta, ma la struttura non era dotata di un pronto soccorso pediatrico, allora abbiamo dovuto portare Alessia in braccio, vagando per corridoi e rampe di scale, alla ricerac del reparto di pediatria, con gli ascensori che non funzionavano e il timore che il malessere potesse aggravarsi». Non ce l'hanno con nessuno i coniugi Mastrogiovanni, resta loro soltanto il ricordo di un primo impatto con l'ospedale per lo meno difficoltoso. Difficoltà che nessun genitore dovrà più incontrare a Latina. Il nuovo pronto soccorso, infatti, accoglierà separatamente i piccoli pazienti dagli altri ricoverati. Per loro ci saranno delle stanze di primo soccorso ad hoc.

E i casi più gravi verranno indirizzati verso la «stanza rossa», dove potranno essere gestite le emergenze che richiedono la rianimazione.

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