Stile

La bellezza del tempo raccontata in un libro

Il volume edito da Marsilio verrà presentato da Pisa Orologeria: dalle cattedrali gotiche ai prodigi da polso

Fabrizio Rinversi

L'esposizione esclusiva, presso Pisa Orologeria, i prossimi 16 e 17 ottobre, di una selezione di creazioni iconiche di tutte le Maison ben 31 - appartenenti alla Fondation de La Haute Horlogerie (FHH), sarà la cornice per la presentazione, da parte di Franco Cologni, del libro «La bellezza del tempo», di François Chaille e Dominique Fléchon, pubblicato da Marsilio Editore. L'occasione è perfetta, infatti, per immergersi nella meravigliosa storia di una bellezza particolare legata all'impalpabilità del tempo, resa percettibile dall'arte di mani sapienti, come sottolineato dal delegato italiano della FHH, Beppe Ambrosini: «Mi piace ricordare che il denominatore comune che accomuna i brand di Alta Orologeria è la grande passione dei Maestri Orologiai». E Franco Cologni, nella sua prefazione, esalta il concetto: «Il poeta greco Ghiannis Ritsos diceva che dietro ogni cosa bella ci sono infiniti punti, dati con pazienza da un ago invisibile. Questi punti, nel mondo dell'orologeria, trascendono dati e date per legarsi, invece, a invenzioni, a committenze, ad ambizioni e sogni di persone che hanno amato la bellezza del tempo più ancora del tempo stesso». Il tracciato delineato da Chaille e Fléchon, entrambi storici, appassionati ed esperti d'Alta Orologeria, muove dal Tempo delle Cattedrali, mirabili esempi di stile gotico nel XIV secolo, sedi dei primi orologi meccanici indicatori approssimativi dell'ora delle messe, fino al ruolo dell'alto di gamma nell'era della tecnologia, sempre più invasiva tra leve e ingranaggi, e di un pubblico sempre più internauta. Nel mezzo, il Rinascimento, con la celebre Torre dell'Orologio di Piazza San Marco a Venezia (segnatempo astronomico realizzato dai fratelli Rainieri), l'eccezionale Tempo dei Lumi (XVIII secolo), con Parigi che detta legge, seguita dai Maestri inglesi, il Tempo Moderno, con un nome su tutti, il padre dell'orologeria di oggi, Abraham-Louis Breguet, il Tempo delle Avanguardie sulla scia dell'Art Déco, fino ad arrivare al Tempo per Tutti (dal 1950 in poi), connotato dall'avvento del quarzo. Il tutto, senza chiudere il tempo su sé stesso, ma aprendolo ai contesti nei quali si è via via «disteso», rendendo l'orologio espressione e parte integrante dell'evoluzione culturale, artistica e sociale dell'umanità.

Un racconto di storia, tecnica, estetica e abilità straordinarie, lungo più di sette secoli, che conferma la celebre affermazione del poeta romantico inglese John Keats: «La bellezza è verità, la verità è bellezza: questo è tutto ciò che voi sapete in terra e tutto ciò che vi occorre sapere».

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